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Politica

A Vicenza sette raggi disarmanti

La Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, che dal 2 ottobre sta percorrendo il mondo chiedendo il disarmo nucleare e convenzionale, il ritiro delle truppe dai territori occupati e il rifiuto della guerra e della violenza, è passata ieri da Vicenza dove l’ha accolta una manifestazione altamente simbolica che, nonostante la pioggia, ha coinvolto più di mille persone.

Inabissi di verità e dei suoi ricercatori

E’ di ieri l’attentato incendiario di stampo mafioso a Ortanova ai danni del direttore di Terra Nostra, Gianni Lannes che in questo momento s’occupa di navi dei veleni e inceneritori. Di lui ricordiamo le innumerevoli “inchieste scomode” per varie testate nazionali, volte a dimostrare che i crimini di stampo mafioso si concentrano prepotentemente sullo “smaltimento dei rifiuti”

Ban Ki-moon esige un miglior un trattamento dei migranti

Durante il Terzo Forum Globale sulle Migrazioni, il Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon, ha chiesto ai governi di tutto il mondo di migliorare le condizioni di vita e il trattamento degli emigranti; “debbono essere più sensibili di fronte al dramma.” È fondamentale proteggere e promuovere i diritti umani degli emigranti, senza importare il loro status legale.

Chairman Zeljko Komsi’c e Stjepan Mesic Presidenti per la Pace

Al suo passaggio per i Balcani la delegazione della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza è stata ricevuta ufficialmente dal Presidente bosniaco Chairman Zeljko Komsi’c “La Bosnia-Herzegovina non può mancare a questo appuntamento per la pace e la nonviolenza” e dal Presidente croato Stjepan Mesic “Non c’è nessuno più a favore della pace di me”

Programma Nazionale per il Disarmo in Argentina: distrutte 100 mila armi in potere della società civile

Da dicembre 2007, quando è iniziato il Plan Nacional de Desarme, sono state distrutte volontariamente 100 mila armi in possesso di cittadini di tutto il paese. Il Ministerio de Justicia y Derechos Humanos dell’Argentina ha deciso di continuare con questo Piano per altri due anni, contando sull’appoggio di numerose ONG e familiari di vittime di delitti armati.

A Pristina la Marcia Mondiale denuncia la separazione artificiale dei popoli e l’uso della guerra per imporre la pace.

La Marcia Mondiale, nel suo percorso attraverso i Balcani arriva a Pristina in coincidenza con la visita di Bill Clinton, in città per ricevere il ringraziamento dei Kosovari. I marciatori e gli altri attivisti nonviolenti hanno denunciato le guerre nei Balcani, come situazioni manipolate da forze esterne guidate dal proprio interesse piuttosto che da quello dei popoli.

La spesa militare attuale: una corsa agli armamenti terrorista

Una relazione elaborata da Marco Gandásegui, professore dell’Università di Panama e ricercatore associato del CELA, dimostra che a ottobre del 2009 gli Stati Uniti hanno approvato in finanziaria, nel capitolo spese militari, 626.000 milioni di dollari. Cifre e tendenze allarmanti di un mondo sull’orlo di una possibile tragedia nucleare.

Firmato trattato militare tra Colombia e Stati Uniti

Venerdì 30 ottobre Colombia e Stati Uniti hanno firmato il controverso trattato militare in base al quale truppe USA avranno l’uso di basi strategiche su territorio colombiano, fatto visto da molti paesi come una minaccia per la regione. A loro volta, settori dello spettro politico colombiano vedono nel trattato un pericolo per la stabilità della pace nella stessa regione.

La Marcia Mondiale approda al Parlamento svedese

A Stoccolma, per la terza volta dalla partenza, i delegati della Marcia Mondiale sono stati ricevuti da alcuni membri di un Parlamento. Per Bolund, esponente del Partito dei Verdi, ha dichiarato: «Il passaggio della Marcia Mondiale dalla Svezia ha fornito al Parlamento uno stimolo reale per lavorare sul tema della pace e della nonviolenza ».

Disarmo: verso una Germania libera dal nucleare?

La nuova coalizione conservator-liberale di governo vuole che gli Stati Uniti ritirino le armi nucleari ancora utilizzate in Germania, nonostante la caduta del muro di Berlino e la riunificazione di venti anni fa.
Alcuni osservatori hanno detto che la Merkel avrebbe sollevato la questione nel corso del viaggio a Washington presso il Congresso degli Stati Uniti il 3 novembre.

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