Dorgelesse Nguessan è una madre single camerunense, parrucchiera, ora 39enne. Potremmo definirla un’attivista involontaria.

Nel settembre 2020 gli è sfilata davanti una delle tante proteste contro la crisi economica. Ha voluto capire meglio e poi si è unita alla manifestazione, convocata dal partito di opposizione Movimento per la rinascita del Camerun.

È stata arrestata dopo poche centinaia di metri, insieme a una cinquantina di persone. Dopo 14 mesi di detenzione preventiva, il 7 dicembre 2021 una corte marziale l’ha condannata a cinque anni di carcere per “insurrezione” e “partecipazione a una manifestazione non autorizzata”.

Amnesty International l’ha immediatamente adottata come prigioniera di coscienza, inserendola nel 2022 nella sua campagna mondiale “Write for Rights”.

Il 16 gennaio di quest’anno, dopo numerosi rinvii, la Corte d’Appello ha deciso di accorciarle la pena e ha disposto la sua scarcerazione.