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Riccardo Noury

Riccardo Noury è dal 2003 il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. Ha scritto “Non sopportiamo la tortura” (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), “Poesie da Guantánamo” (2007), “La testa altrove” (Infinito Edizioni, 2020), “La stessa lotta, la stessa ragione” (People Pub, 2020) e “Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa” (Infinito Edizioni, 2022). È coautore di “Un errore capitale” (Edizioni Cultura della pace, 1998) e “Srebrenica. La giustizia negata” (Infinito Edizioni, 2015). Ha curato “I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia” (Infinito Edizioni, 2020) e “Le donne di Minsk” (Infinito Edizioni, 2021). Dal 2003 è responsabile dell'edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Scrive, attraverso i suoi blog, su Corriere della Sera, Fatto quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza. Collabora col quotidiano "Domani".

Giappone, incostituzionale il divieto del matrimonio tra persone dello stesso sesso

Il 30 ottobre l’Alta Corte di Tokio ha stabilito che il divieto del matrimonio tra persone dello stesso sesso viola gli articoli 14.1 e 24.2 della Costituzione. È una grande vittoria per la comunità Lgbtqia+ del Giappone, ottenuta con gradualità attraverso…

L’accordo tra Unione Europea e Marocco non coinvolge il Sahara occidentale

Il 4 ottobre la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito che l’accordo su commercio e pesca tra Unione Europea e Marocco non coinvolge il Sahara occidentale, in quanto questo è un territorio “separato e distinto” sul quale il Marocco…

Giappone: Iwao Hakamada assolto dopo 45 anni nel braccio della morte

Il 26 settembre 2024 il tribunale distrettuale di Shizuoka ha emesso la sentenza tanto attesa: ha assolto Hakamada Iwao, l’uomo che ha scontato il più elevato numero di anni nei bracci della morte del Giappone. Durante il primo processo, nel…

Il Bangladesh ha aderito alla Convenzione Onu sulle sparizioni forzate

Sotto la guida del Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, in Bangladesh pare davvero che le cose stiano cambiando. Il 29 agosto, proprio alla vigilia della Giornata internazionale delle vittime di sparizione forzata, il governo di Dacca ha firmato…

Scarcerato difensore dei diritti umani del Kuwait fermato per un post su X

“Si racconta, e Allah lo sa meglio di chiunque altro, che un sovrano volesse formare un governo. Così gli presentarono una persona onorevole del suo Paese. Chiese chi fosse. Gli risposero che era una brava persona. Lui rispose. ‘No, così…

Egitto, torna in libertà l’attivista condannato per una maglietta contro la tortura

Mahmoud Hussein, l’attivista egiziano che durante una protesta pacifica aveva indossato una maglietta con la scritta “Per una nazione senza la tortura”, è tornato in libertà. Era stato condannato a tre anni di carcere il 26 giugno, proprio nella Giornata…

Yemen, quando l’umanità resiste anche nella devastazione della guerra

Il 1° agosto una grande folla si era radunata fuori da una prigione di Aden, capitale provvisoria del governo riconosciuto dalla comunità internazionale. Il motivo? L’esecuzione di una condanna a morte. Hussein Harhara aveva letteralmente la corda al collo. Il…

Per grazia del re in Marocco tornano in libertà tre giornalisti scomodi

Taoufik Bouachrine  Omar Radi (nella foto) e  Soulaiman Raissouni, tre dei più noti giornalisti indipendenti del Marocco, sono tornati in libertà il 29 luglio a seguito di una grazia reale, alla vigilia del venticinquesimo anniversario dell’ascesa al trono di re…

Corea del Sud, la Corte Suprema: stessa copertura sanitaria per le coppie omosessuali

Il 18 luglio la Corte Suprema della Corea del Sud ha respinto un ricorso del governo affermando che le coppie omosessuali hanno gli stessi diritti, in termini di copertura sanitaria, di quelle eterosessuali. Pertanto, la Corte ha ordinato al Sistema…

Cina, torna in libertà un noto avvocato per i diritti umani

L’8 luglio 2024 è stato scarcerato l’avvocato cinese per i diritti umani Chang Weiping, noto per il suo impegno in favore di persone discriminate in base all’orientamento sessuale o all’identità di genere. Amnesty International lo aveva dichiarato “prigioniero di coscienza”.…

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