Più che raddoppiato in meno di 24 ore il numero  degli operatori sanitari italiani firmatari dell’appello “Fermare il massacro a Gaza”, inviato anche alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e alla Presidente della Commissione Europea: i firmatari, al momento 1.381 e in continuo aumento, sono operatori provenienti da diverse specializzazioni, tra cui medici, infermieri, psicologi e operatori della riabilitazione, che hanno unito le loro voci per richiamare l’attenzione sulla crisi senza precedenti che sta sconvolgendo la Striscia di Gaza.

La Striscia di Gaza è attualmente teatro di continui e indiscriminati attacchi da parte dell’esercito israeliano, i quali stanno mettendo a serio rischio la vita e la salute di migliaia di persone. Questi attacchi hanno non solo causato un numero crescente di vittime civili, ma hanno anche compromesso gravemente le strutture ospedaliere della regione, rendendo l’accesso alle cure mediche non più possibile.

In aggiunta a questa situazione drammatica, la popolazione della Striscia di Gaza è afflitta da un blocco totale che impedisce l’accesso a risorse vitali come acqua, elettricità, cibo e carburante. Questa situazione ha portato la regione sull’orlo di una catastrofe umanitaria, mentre il silenzio della comunità internazionale è assordante.

In questo contesto critico, gli operatori sanitari italiani desiderano esprimere la loro profonda preoccupazione e chiedere con estrema urgenza al governo italiano e all’Unione Europea di intervenire immediatamente per porre fine agli attacchi indiscriminati dell’esercito israeliano contro la popolazione civile e stabilire corridoi umanitari sicuri che consentano l’evacuazione dei civili in pericolo e l’accesso al materiale medico necessario per garantire assistenza sanitaria vitale nella Striscia di Gaza.

A questo link elenco dei firmatari in continuo aggiornamento.