A Torino, in Piazza Castello, ieri sera, 30 settembre, si è tenuto il secondo presidio nell’arco di quindici giorni, contro la violenza dello Stato praticata durante le manifestazioni di protesta in corso in Iran per la rivendicazione dei diritti umani.

Un momento storico di sfogo e tensione, accumulato dopo anni di repressione, censura, violenza, corruzione e arroganza. Tutto questo è la politica del regime in Iran dal 1979. La vittima principale di questa situazione sono senz’altra le donne. Infatti il caso della giovane Mahsa Amin, uccisa dalla polizia durante la sua detenzione per non aver portato in modo adeguato il velo, è stata una nuova scintilla per accendere il fuoco. Non è la prima volta che in Iran la popolazione scende in piazza in tutti questi 33 anni di storia fondamentalista.

Invece a Torino è stata la seconda volta che numerose persone sono scese in piazza per protestare le atrocità del regime, condannare la sua violenza e esprimere la solidarietà con chi manifesta in piazza. Al presidio si sono uniti i sindacati Cgil, Cisl e Uil Torino, alcune associazioni cittadine e l’amministrazione comunale, rappresentata dalla Consigliera comunale Alice Ravinale (Sinistra Ecologista).

Un gruppo molto numeroso, circa 500 persone, hanno esposto numerosi cartelli e striscioni, hanno cantato e gridato degli slogan per più di due ore nella piazza centrale della città.