È online l’inchiesta di Large Movements APS che denuncia la scarsa sicurezza nel campo UNHCR di Kakuma e propone, assieme ad International Support – Human Rights ed Il Grande Colibrì, soluzioni per rispondere all’emergenza.

Il 23 agosto 2022 Large Movements ha pubblicato una prima parte dell’inchiesta che sta svolgendo, nella quale denuncia la scarsa sicurezza nel campo profughi di Kakuma, gestito dall’UNHCR, attraverso le interviste ai migranti LGBTQ+ perseguitati in Kenya.

Il Campo di Kakuma è stato allestito in una zona isolata che sta rendendo difficile l’accesso ai servizi essenziali per tutti i rifugiati e richiedenti asilo ospitati. All’interno del campo le condizioni di vita sono al di sotto di ogni standard minimo di dignità umana ma la situazione è ancora più complicata per le persone LGBTQ+. Secondo i ragazzi intervistati, l’isolamento in cui vivono li ha resi più visibili e più riconoscibili in quanto LGBTQ+ dagli altri ospiti, venendo così esposti a comportamenti omofobi, violenze e vessazioni. Tutte le vittime intervistate da Large Movements si sono lamentate di non aver ricevuto una vera e propria protezione da UNHCR che, molto spesso, non risponde alle richieste di aiuto e/o tutela. La situazione generale, inoltre, è resa più difficile dal fatto che il Kenya è un Paese fortemente omofobo dove sono ancora in vigore una serie di “leggi anti-omosessuali” di stampo coloniale.

L’operato dell’UNCHR di fatto è limitato dalle politiche adottate dal Paese, per questo il Parlamento Europeo è il soggetto più indicato ad operare una mediazione col governo kenyota. Large Movements APS, International Support – Human Rights ed Il Grande Colibrì chiedono al Parlamento Europeo di non lasciare cadere la Proposta di Risoluzione del 15/09/2021 ed evidenziano la necessità di aprire un tavolo di negoziazione con Nazioni Unite ed UNHCR per capire quali siano le problematiche che impediscono di garantire effettiva protezione all’interno del campo di Kakuma. Per rispondere all’esigenza di protezione immediata, inoltre, le organizzazioni richiedono di sbloccare i reinsediamenti fermi dal settembre 2019 e l’ammissione dei migranti LGBTQ+ all’interno del progetto UNICORE promosso da UNHCR, mirante a garantire i corridoi universitari.

Large Movements, International Support – Human Rights e Il Grande Colibrì, continueranno a monitorare la situazione ed a fare pressione alle istituzioni dell’Unione Europea affinché queste richieste vengano accolte.

Link inchiesta: https://migrazioniontheroad.largemovements.it/lgbtq-kakuma/

Link intervista a Tobias Pellicciari, Direttore di International Support – Human Rights: https://youtu.be/Jb2pn5_bh80

 

Ufficio stampa Large Movements