Con un comunicato firmato da decine di associazioni, gruppi e movimenti sociali, il movimento pacifista bresciano “condivide e sottoscrive la lettera aperta di Ialana Italia (Associazione internazionale di avvocati contro le armi nucleari) al presidente del Consiglio Conte che invita le autorità preposte a firmare e ratificare il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (Tpan) che entra in vigore il 22 gennaio 2021. Questo Trattato è stato adottato in sede Onu nel 2017 con 122 voti favorevoli e ha ottenuto nello scorso ottobre la ratifica da parte del cinquantesimo Stato, necessaria per il suo perfezionamento.
“Anche se l’Italia non ha partecipato a nessuna di queste fasi, il Trattato diviene moralmente vincolante per tutti gli Stati membri dell’ONU. Questo rende ancora più grave la nostra assenza nel procedimento di formazione del Trattato stesso visto che appare perfettamente coerente con l’articolo 11 della nostra Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, pertanto chiediamo che anche il nostro paese lo ratifichi”. Questa la richiesta principale del movimento pacifista bresciano che in questi decenni si è visto militarizzare parte del suo territorio.

L’adesione alla lettera di IALANA Italia è l’ennesimo tentativo di spronare il governo sul tema. In giro per il mondo ci sono ancora più di 14.000 armi nucleari e bisogna porre fine a questi assurdi arsenali di guerra. “Non possiamo più mantenere sul nostro territorio 40 bombe nucleari americane dislocate tra Aviano e Ghedi, la presenza di questi ordigni vìola la nostra Costituzione e il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari sottoscritto dall’Italia nel 1975. Con le nostre firme vogliamo dare forza a questa autentica svolta per il consorzio umano: il disarmo nucleare universale come diritto dell’umanità intera a vivere in pace senza la paura della catastrofe nucleare nel rispetto della nostra madre terra. Dal 22 gennaio 2021 per la legge mondiale e per il diritto internazionale chi detiene armi di distruzione di massa nucleari è un criminale. Chi non si oppone è complice!” – scrive il movimento nel suo comunicato.

Realtà firmatarie:

DONNE e UOMINI CONTRO LA GUERRA, CENTRO SOCIALE 28 MAGGIO, POTERE AL POPOLO!, ANPI PROVINCIALE BRESCIA, PROVINCIA BENE COMUNE, INSIEME A SINISTRA, MOVIMENTO ALTERNATIVO PER GHEDI, REZZATO BENE COMUNE, PCI BRESCIA, ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALIA-PALESTINA, MEDICINA DEMOCRATICA BRESCIA, SINDACATO USB BRESCIA, COLLETTIVO LINEA ROSSA BASSA BRESCIANA, CIRCOLO LAVORATORI DI ISEO (ARCI), CIRCOLO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DI GHEDI, COMITATO SPONTANEO CONTRO LE NOCIVITÀ, 6000 SARDINE BRESCIA, 6000 SARDINE LAGO DI GARDA E SALO’, MOVIMENTO 48, GRUPPO PACE SOLIDARIETÀ VILLA CARCINA, VILLA CARCINA BENE COMUNE, COMITATO ANTIMAFIA DI BRESCIA PEPPINO IMPASTATO, ASSOCIAZIONE ZASTAVA BRESCIA PER LA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE ONLUS, COORDINAMENTO NO TRIV LOMBARDIA, SINISTRA ITALIANA – FEDERAZIONE DI BRESCIA, AREA DELLA CGIL – RICONQUISTIAMO TUTTO – BRESCIA, ARCI – CIRCOLO VITTORIO ZAMBARDA SALO’, SINISTRA ANTICAPITALISTA BRESCIA, SINDACATO COBAS BRESCIA, LIBERTÀ E GIUSTIZIA, PARTITO DEI CARC SEZIONE DI BRESCIA, COORDINAMENTO PER LA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE DI BRESCIA, ASSOCIAZIONE INTERCULTURALE IL CERCHIO DELLE DONNE ROVATO, TAVOLO DELLA PACE FRANCIACORTA MONTE ORFANO, SINDACATO FLAICA – UNITI CUB BRESCIA, PROGETTO ECOSEBINO, COMITATO PROVINCIALE RIFIUTI ZERO BRESCIA, ASSOCIAZIONE CULTURALE ISLAMICA MUHAMMADIAH, COLLETTIVO GARDESANO AUTONOMO, TAVOLO PROVINCIALE BASTA VELENI, RESTIAMO UMANI BRESCIA, CIRCOLO LEGAMBIENTE FRANCIACORTA, L’ITALIA CHE RESISTE VALLE CAMONICA, ASSOCIAZIONE CULTURALE DEI SENEGALESI DELLA FRANCIACORTA, COORDINAMENTO DELLE SOCIE E DEI SOCI DI BANCA ETICA BRESCIA, ASSOCIAZIONE ITALIA NICARAGUA, ASSOCIAZIONE SPORTIVA KAMUNIA PARANOIKA, ANPI VALLECAMONICA, COLLETTIVO UNO, BRESCIA UNITA LAVORATRICI E LAVORATORI DELLO SPETTACOLO, FRIDAYS FOR FUTURE BRESCIA, INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LAWYERS AGAINST NUCLEAR ARMS.

 

Testo lettera aperta al Premier Conte:
Il prossimo 22 gennaio 2021 – 75 anni dopo Hiroshima – entra in vigore il nuovo trattato per la proibizione delle armi nucleari (Tpan).
Nel 2017 con il voto favorevole in sede ONU di 121 Stati e la ratifica da parte di 51 Stati, finalmente la maggioranza degli Stati ha deciso di attuare l’obbligo internazionale , ex art.6 del trattato di non-proliferazione del 1968 “di perseguire in buona fede e concludere negoziati che conducano ad un disarmo nucleare globale e sotto un rigido ed effettivo controllo internazionale” (vedi anche : Il dispositivo lett. F del Advisori opinion del 8.7.1996 Corte Internazionale).
Gli Stati nucleari e loro alleati incluso l’Italia si sono rifiutati illegittimamente di partecipare alle trattative e di aderire a questo nuovo trattato che proibisce la minaccia e l’uso, il possesso, la produzione e la vendita delle armi nucleari ed hanno, in data 4 dicembre 2019, dichiarato da Londra : La “NATO will remain a nuclear alliance”. Nell’ottobre 2020 le truppe italiane hanno partecipato all’esercitazione steadfast noon 2020 per perfezionare le prove di una guerra nucleare contro la Russia distruggendo virtualmente i centri urbani ed industriali nella profondità territoriale della Asia centrale. Purtroppo non mancano altri segni da parte degli Stati nucleari e dei loro alleati di voler utilizzare queste armi, che traggono il loro vantaggio supremo solo dal fatto della loro inutilizzabilità cioè dalla abnormità della loro potenza distruttiva.
In questo contesto gli scriventi ritengono opportuno far rilevare che la programmazione congiunta dell’uso delle armi nucleari in Italia da parte della NATO, tramite la decisione dal presidente americano oltre ad essere contraria all’articolo 10 e 11 della ns. Costituzione e al trattato di Non proliferazione, espone la popolazione italiana a severi pericoli specialmente in situazioni di instabilità politica e sociale come quelle a cui abbiamo assistito in questi giorni.
Di fronte alla crescente minaccia che queste armi di distruzione di massa vengano utilizzate appare doveroso che l’Italia adempia al suo obbligo internazionale di aderire al nuovo TPAN e/o di rinunciare al loro uso e di liberare il territorio Italiano da queste armi che infrangono le norme umanitarie del ius in bello.
Il Suo governo e Lei personalmente siete quindi chiamati al compito storico di contribuire alla definitiva eliminazione di un pericolo per l’esistenza stessa della razza umana e di ogni altra forma di vita nel nostro pianeta ed autorizzare con urgenza la ratifica in Italia del nuovo TPAN (Vedi bozza della mozione del 29 maggio 2019 della senatrice Loredana De Petris).


Cordiali saluti,

Avv. Dr. Joachim Lau (Ialana Italia)