L’avvocata Ebru Timtik è morta dopo 238 giorni di sciopero della fame, convertito in quello della morte. Timtik chiedeva un giusto processo e l’immediata liberazione non solo per lei, ma anche per tutti gli altri avvocati e avvocate della sua associazione imputati e detenuti all’esito di un processo farsa nel quale era stato violato il loro diritto alla difesa.

Il suo collega Aytaç Unsal, che ha iniziato lo sciopero della fame poco dopo di lei, è ancora in vita e continua la battaglia di Ebru per il giusto processo.

Le condizioni di salute di Unsal sono estremamente precarie dopo più di 200 giorni di sciopero, l’avvocato rischia di perdere la vita. Unsal è stato condannato a 10 anni e 6 mesi di carcere, solamente grazie alle dichiarazioni di un testimone anonimo. I suoi avvocati sono in attesa della pronuncia della Cassazione da mesi. Ad oggi nonostante le gravi condizioni di aalute gli è negato di farsi assistere da un medico di fiducia.

Ogni detenuto ha il diritto di ricevere cure mediche di fiducia e di non morire solo perché pretende il rispetto dei diritti umani.

Dobbiamo dare voce alle richieste dell’avvocato Aytaç Unsal per salvare la sua vita.

Ognuno di noi legga questo breve appello riprendendosi/facendosi riprendere e posti il video presso il suo proprio canale social; Facebook, Twitter, Instagram etc utilizzando l’hashtag #saveaytacunsal e taggando noi due (i nostri riferimenti sono in fondo a quest appello).

“In Turchia, l’avvocato Unsal è in sciopero della fame per chiedere un giusto processo e il rispetto dei diritti dei detenuti. Le condizioni di salute di Unsal sono in estremo pericolo.
Chiedo l’immediato accesso alle cure mediche di sua fiducia e la sua immediata liberazione.
Teniamo in vita l’avvocato Unsal. Non dimentichiamoci dei prigionieri politici on Turchia”.

Murat Cinar
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Barbara Spinelli
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