Molto partecipata, sia come numero di partecipanti che come loro coinvolgimento emotivo la manifestazione sabato 27 Giugno contro l’annessione della Palestina promossa dall’Associazione Amicizia Sardegna Palestina, la Comunità palestinese in Sardegna e BDS Sardegna a cui hanno aderito numerose realtà politiche ed associative locali.

Dopo aver ricordato la figura di Nabil Khair e il suo ruolo nelle lotte per i diritti dei  Palestinesi, l’attenzione si è concentrata sui continui e quotidiani soprusi compiuti dai soldati israeliani nei confronti dei Palestinesi e sui numerosi insediamenti illegali, vere e proprie Colonie, costruite intorno a paesi e città palestinesi che in questo modo si trovano ad essere circondati, controllati costantemente e impediti in ogni tipo di attività e spostamento.

Ora il governo israeliano dal 1° luglio intende impadronirsi di quasi tutta la Cisgiordania, già occupata militarmente, andando quindi contro il diritto internazionale (trattasi di un governo, quello israeliano, abituato a muoversi nella illegalità!).

E’stato evidenziato che, di fronte a questi gravi propositi che rischiano di acuire fortemente le tensioni interne e internazionali, quasi tutti tacciono o protestano in maniera blanda, anche l’ONU e i governi europei, compresa l’Italia. Quest’ultima qualche giorno fa ha accolto in Senato, con tutti gli onori, l’ambasciatore israeliano il quale pretendeva un totale appiattimento degli altri stati sulle posizioni del governo israeliano anche in politica estera, lanciando una vera e propria ‘guerra di religione’ e concludendo” lasciateci fare da soli” (!)

Quale risposta di fronte a tanta arroganza da parte dei nostri rappresentanti e del ministro degli Esteri?

In altri interventi gli Israeliani sono stati individuati come istruttori, per tutti i paesi del mondo, di nuove e vecchie tecniche di tortura e di eliminazione di qualsiasi forma di dissenso e di ostacolo alla realizzazione di piani di dominio e controllo. A tale proposito è stato ricordato l’assassinio a Minneapolis di George Floyd, uno dei tanti colpiti dalla repressione cruenta.

Questa manifestazione è avvenuta in contemporanea in varie città, lanciata da BDS Italia che ha accolto le richieste avanzate da sindacati e associazioni della società civile palestinese.

In conclusione si è ribadito che una modalità importante di contrasto al governo israeliano è la pratica del BDS, sia in campo economico che militare ma anche culturale; si è sottolineato come anche l’Università di Cagliari si muova ampiamente all’interno di accordi di interscambio e ricerca con Università israeliane. Ultimamente il sindaco di Cagliari ha stipulato accordi in campo economico e turistico con la città costiera israeliana di Ashdod, promuovendo scambi di viaggi turistici. Anche questo settore merita una particolare attenzione da parte del BDS.

Così pure i nuovi contratti stipulati da aziende sanitarie sarde con una casa farmaceutica di Tel Aviv, la TEVA, onnipresente anche nelle farmacie, in quanto sta monopolizzando il mercato dei farmaci generici.

Da qui un invito a tutti a sostenere con maggior forza il Boicottaggio dei prodotti israeliani, come mezzo incisivo contro l’Apartheid Israeliana, ricordando quale ruolo abbia avuto contro l’Apartheid in Sud Africa.

In conclusione la musica dei Banda Sbandati e il suono delle Tambura hanno accompagnato alcuni passi di danza.

Rosalba Meloni