Dopo le testimonianze di Anita Sonego, Pietro Forconi, Davide Scotti, Mattia Rigodanza e Serena Vitucci, ascoltiamo Veronica Alfonsi di Open Arms.

L’emergenza coronavirus ha creato una situazione nuova x tutti, sconvolgendo abitudini e certezze, ma per gli attivisti ha significato anche la cancellazione di iniziative organizzate da tempo, o ancora da realizzare. Come hai vissuto e vivi questo momento?

L’emergenza coronavirus ha lasciato tutti un po’ spiazzati, è arrivata all’improvviso e ci ha costretti a riorganizzare le nostre attività e la nostra vita.

Dopo un primo momento di confusione, ci siamo dati da fare anche più di prima, abbiamo capito che c’era bisogno di noi, dei nostri volontari e delle nostre volontarie, di essere presenti lì dove c’erano criticità e dove c’era bisogno di aiuto.  Naturalmente i primi ad essere stati chiamati in prima linea sono stati i nostri medici e i nostri infermieri e infermiere, ma non solo.

Ci è sembrato giusto fare una campagna su twitter e Facebook proprio per ringraziarli del loro impegno. Tutta l’informazione si può trovare a questi link:

Ilaria: https://twitter.com/openarms_it/status/1242779682359119873?s=20

Paola: https://twitter.com/openarms_it/status/1242826209089765376?s=20

Inas: https://twitter.com/openarms_it/status/1243093683152523264?s=20

Filippo: https://twitter.com/openarms_it/status/1243209375096934405?s=20

Giorgio: https://twitter.com/openarms_it/status/1243833253473202176?s=20

Quali risposte nuove e creative ha trovato la tua associazione per continuare la sua attività nonostante le limitazioni imposte da questa emergenza?

In Italia ci siamo attivati per sostenere il lavoro nelle scuole sia in Italia che in Spagna, non solo continuando a raccontare il nostro lavoro, anche se ora via web, ma provando a venire incontro a tutte le criticità che le scuole stesse ci segnalavano (mancanza di dispositivi per la didattica a distanza etc). Abbiamo così lanciato una raccolta fondi e di donazione di tablet, computer e smartphone.

Abbiamo deciso di dare una mano anche lavorando ad un blog che uscirà tra qualche giorno, ricco di contenuti (link utili, libri, documentari etc) su diritti umani e migrazione, ma non solo. Ci saranno ovviamente anche contenuti nostri, che racconteranno la nostra storia e il viaggio di tanti. Sarà un modo per sostenere il lavoro delle insegnanti e i ragazz@ che studiano da casa.

Ci siamo attivati anche sul territorio, insieme alle altre associazioni del Tavolo Asilo i nostri volontar@ sono attivi in vari municipi romani per consegna di pacchi alimentari e medicine, spesa sospesa e tutto quello che può servire per sostenere famiglie e realtà di occupazione in difficoltà.

In Spagna collaboriamo con un importante progetto,  uno studio clinico avviato per identificare un trattamento di emergenza per il Coronavirus.

Insomma, siamo come sempre dove crediamo ci sia più bisogno, accanto ai più vulnerabili in mare e a terra.