Di ricordarci cos’è la dignità umana, cosa vuol dire non piegarsi, cosa vuol dire sorridere di fronte al potere e non fare neanche mezzo passo indietro. Grazie che ci dai lezione, a mezza Italia, mentre forse l’altra metà ti vorrebbe al rogo. Ma solo perché non ti conosce, non conosce la lotta dalla Val di Susa. Vi dipingono come assatanati terroristi, integralisti, black block, tute nere, bianche, gialle. E invece siete solo voi: gente della valle che si è letteralmente rimboccata le maniche e ha detto semplicemente: NO. Come quei “NO” che, ci dicono i pedagogisti ”aiutano a crescere”.

Da loro hanno imparato i No Mose, i No Muos, i No Grandi Navi, i No Gronda,  i No CPR. E non dicano che è solo un No e basta, perché dietro quel No c’è un enorme SI’: SI’ alla bellezza, alla natura, alla giustizia, alle cure, alla qualità della vita, alla dolcezza, alla forza dello stare insieme, del condividere, c’è quell’abbraccio e quell’amore per la vita che è antico quanto il genere umano, o forse precedente.

Come quando nel 2015 la somma per coprire una multa di 220mila euro a Perino ed altri venne raccolta in rete in pochissimi giorni. Chi altri in Italia avrebbe mosso tanta solidarietà diffusa?

E così oggi tante città si sono mosse per Nicoletta: Milano, Roma, Torino, Napoli, Bologna, Firenze, Viareggio, Pisa, Brescia, Bergamo, Mantova, Imperia, Forlì, Grosseto, Taranto, Siena, Reggio Calabria, Venezia, Potenza, Cagliari, Susa, e QUESTE SOLO IL GIORNO DOPO! Il 30 sera l’arrestano, il 31 tutte queste piazze, sotto le feste. Straordinari. E chissà quali altre nei prossimi giorni.

Oggi a Milano col sole c’erano almeno 200 persone, a passeggiare sotto la Prefettura, a ricordare che nessuno li fermerà, a ricordare tutti coloro che sono stati accusati, incriminati, multati, processati, incarcerati in questi anni. La val di Susa è il nostro piccolo Viet Nam. 10, 100, 1000 Val di Susa. Dieci Cento Mille Nicolette. Grazie ancora Nicoletta, non sei sola e continueremo a dimostrartelo.