Centinaia di attivisti per il clima provenienti dal Venice Climate Camp hanno occupato stamattina presto il Red carpet della Mostra del cinema di Venezia nella giornata di chiusura del festival, che vede la proclamazione dei vincitori di questa 76esima edizione. Tra di essi membri italiani di Fridays for Future ed Extinction Rebellion, oltre a delegazioni di tutto il mondo, decisi a continuare a oltranza.

“Dal Venice Climate Camp oggi è arrivata la sveglia! Il messaggio è chiaro: la terra sta bruciando – si legge sul sito globalproject. “Ora è il momento di mobilitarsi, di prendere seri provvedimenti, di reclamare giustizia climatica e sociale”.  La manifestazione punta a ottenere dal governo la dichiarazione dello stato di emergenza climatica e a rilanciare il prossimo sciopero globale per il clima, che si svolgerà il 27 settembre dopo una settimana di eventi e mobilitazioni. Gli attivisti chiedono anche un impegno alla mostra del cinema e al mondo della cultura e dello spettacolo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del cambiamento climatico.

La clamorosa occupazione è stata preceduta ieri da un’azione contro le grandi navi, così descritta nella pagina Facebook di Extinction Rebellion Italy:  “Una ventina di barche con a bordo una delegazione internazionale si è mossa dal Lido verso il Canale della Giudecca allo scopo di compiere un’azione di disturbo nei confronti dell’unica grande nave che passerà oggi a Venezia. Contemporaneamente circa 400 persone si sono mosse dal campeggio verso il molo di Santa Maria Elisabetta per manifestare solidarietà a chi sta facendo l’azione in laguna. Questi inscenano un die-in per chiedere giustizia climatica e sociale ora, usando una grande nave di cartone per ribadire che questi “mostri” devono rimanere fuori dalla laguna. L’impatto delle grandi navi nell’ecosistema lagunare è uno dei grandi paradigmi che, a livello locale come a livello globale, mostrano chiaramente il nesso tra l’attuale modello di sviluppo e di sfruttamento dei territori e la crisi climatica”.