La nave della Ong tedesca Sea Eye Alan Kurdi ha ricevuto l’autorizzazione ad approdare a Malta. I 40 migranti salvati il 31 luglio verranno distribuiti in diversi paesi europei. Lo ha annunciato  ieri su twitter il premier maltese Joseph Muscat. “In seguito alla richiesta della Germania Malta permetterà ai 40 migranti della Alan Kurdi di entrare in porto. Il governo tedesco e la Commissione europea hanno predisposto affinché tutte le persone a bordo siano distribuite tra Stati Membri dell’Ue. Nessun migrante resterà a Malta.

I migranti a bordo della Alan Kurdi hanno reagito con applausi e abbracci alla notizia dello sbarco, data dalla capo missione Barbara Held.

Il portavoce della Sea Eye Gorden Isler ha ringraziato il governo maltese e attaccato quello italiano, che aveva vietato alla nave l’ingresso nelle acque territoriali: “L’Italia ha completamente abbandonato le sue responsabilità umanitarie”, ha denunciato in un tweet. “Il comportamento di Malta è stato conforme alle leggi internazionali, quello dell’Italia un disastro”.

La situazione dei migranti salvati dalla nave Open Arms invece non si è ancora risolta. “La nigeriana Jennifer, al nono mese di gravidanza e Marie della Costa d’Avorio, all’ottavo mese e mezzo, sono state evacuate d’urgenza insieme alla sorella di Marie da un’imbarcazione della Guardia Costiera italiana e portate a Lampedusa. Per via di complicazioni legate all’avanzato stato della gravidanza la loro situazione era molto rischiosa” si legge nella pagina Facebook della Ong spagnola.

Restano a bordo 121 persone ancora in attesa dell’indicazione di un porto sicuro dove sbarcare.

Il sindaco di Valencia, Joan Ribó, ha annunciato la disponibilità ad accoglierle, definendo Valencia una città di accoglienza, aperta e con il dovere etico e umano nei confronti delle persone che rischiano la vita per fuggire dal terrore, la guerra o la miseria”.  Ha poi comunicato l’intenzione della giunta municipale, assieme alla Generalitat, di sollecitare il governo di Madrid affinché apra il porto, nel caso in cui non se ne trovi uno più vicino e sicuro dove sbarcare e ha espresso fiducia nel fatto “che il governo non esiterà a schierarsi sulla stessa linea. Le vite di queste persone non possono aspettare oltre. Vogliamo seguire la strada che abbiamo intrapreso con l’Aquarius“, ha dichiarato Joan Ribò. “Valencia e i valenciani vogliono ispirarsi ai valori della solidarietà, benessere e libertà che l’Europa ha sempre rappresentato”.

Anche la Comunità Autonoma dell’Estremadura ha offerto la sua collaborazione per accogliere almeno dieci dei migranti salvati da Open Arms, un numero che potrebbe aumentare nei prossimi giorni.