La presenza minacciosa del presidente brasiliano in Cile solleva la possibilità che l’America Latina possa cadere nelle mani di governi populisti di estrema destra, omofobici, misogini, a favore del possesso di armi e violenti.

Secondo il Guardian, la visita del presidente brasiliano Bolsonaro in Cile è stata fortemente criticata da politici di sinistra, attivisti per i diritti umani e per la nonviolenza.

“Tomás Hirsch, deputato (Partido Humanista/Frente Amplio), ha twittato:  “E’ OVVIO che non parteciperò ad un pranzo con un fascista, populista, violento e pericoloso come Bolsonaro”.

“Mi rincresce profondamente che il governo di Piñera si stia avvicinando sempre di più ai governi più estremi del pianeta”, ha detto Hirsch in un’intervista, definendo la visita di Bolsonaro “assolutamente inopportuna”.
Ha aggiunto che la visita di Bolsonaro “dà ragione a coloro che non accettano i principi fondamentali del rispetto dei diritti umani, della diversità e della nonviolenza”.

“La deputata femminista Miate Orsini ha twittato: Il governo cileno non solo decide di ricevere un presidente xenofobo e misogino con tutti gli onori, ma chiede anche alle parlamentari federali invitate di indossare abiti corti”.

L’articolo sottolinea l’importanza di questa visita nell’intento dei politici di destra della regione di annullare i miglioramenti apportati negli anni dai governi progressisti, dato che Bolsonaro e il presidente cileno Piñera incontreranno anche il presidente colombiano Ivan Duque. Durante questo incontro i tre presidenti cercheranno di trovare un accordo sul “Prosur”, che secondo loro promuove l’integrazione economica e politica nella regione “senza connessioni ideologiche”, col fine di sostituire il blocco commerciale del Mercosur, che si ritiene sia associato ai governi di sinistra.
La vicinanza tra Bolsonaro e Donald Trump rafforza anche l’influenza estremamente deleteria del Presidente degli Stati Uniti in America Latina, in particolare la forte campagna per il cambio di regime in Venezuela (e l’esercizio dell’appropriazione del petrolio).
Traduzione dallo spagnolo di Silvia Nocera