LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI UMANI ORDINA ALL’ITALIA DI PROVVEDERE IMMEDIATAMENTE ALLA TUTELA DEI DIRITTI DEI MIGRANTI A BORDO DELLA SEAWATCH

ASGI: L’immediato sbarco dei migranti continua a costituire l’unica modalità di esecuzione del provvedimento.

Con un provvedimento urgente, sollecitato da SeaWatch e dai migranti a bordo della nave, la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha ordinato in via di urgenza alle autorità italiane di:

– “adottare tutte le misure necessarie, nel più breve tempo possibile, al fine di garantire ai ricorrenti le cure mediche, il cibo, l’acqua e i beni di prima necessità necessari, fino a ulteriori comunicazioni”

– “Con riferimento ai 15 minori non accompagnati [presenti a bordo], si ingiunge al Governo di fornire un’assistenza giuridica adeguata (in particolare, la nomina di un tutore)”.

La Corte ha inoltre richiesto al Governo di tenerla informata circa le misure adottate a tal fine, esplicitamente prefigurando un nuovo intervento nel prossimo futuro, se necessario.

La Corte ha quindi riconosciuto che la SeaWatch è sottoposta alla giurisdizione italiana e il Governo italiano è soggetto ad obblighi giuridici internazionali di tutela dei diritti fondamentali delle persone a bordo, al fine di garantirne la dignità e l’integrità psicofisica.

Nonostante la Corte non si sia spinta a indicare esplicitamente, come richiesto dai ricorrenti, l’immediato sbarco dei migranti salvati dalla SeaWatch3, tale soluzione, seguita dalla prima accoglienza in strutture adeguate e insieme in ogni caso dalla immediata nomina di un tutore per i minori non accompagnati, continua a costituire l’unica modalità di esecuzione del provvedimento che garantisca l’ottemperanza a quanto richiesto e agli altri obblighi che gravano sull’Italia, incluso quello di porre fine ad una arbitraria privazione della libertà degli interessati.

In ogni caso, ASGI sottolinea con forza che la valutazione circa le misure necessarie a garantire assistenza medica adeguata non ha natura politica, ma deve essere fondata su una rapida, attenta e indipendente valutazione medico-sanitaria, tenuto conto della vulnerabilità delle persone interessate, anche in conseguenza delle gravissime e sistematiche violenze subite nel loro percorso migratorio, i cui devastanti effetti sono esacerbati dal naufragio e dalla permanenza forzata negli spazi inadeguati della SeaWatch3.

ASGI chiede quindi con fermezza che il Governo, in esecuzione del provvedimento della Corte, provveda immediatamente:

– ad autorizzare l’accesso della SeaWatch3 nel porto di Siracusa e lo sbarco immediato delle persone che si trovano a bordo;

– a garantire una prima accoglienza delle persone sbarcate, in luoghi idonei, ove possano ricevere assistenza medica e di prima necessità;

– a nominare senza ritardo alcuno uno o più tutori per i minori stranieri non accompagnati, garantendo a questi ultimi tutti i diritti previsti dalla legge italiana.

Qualora, invece, il Governo insistesse pervicacemente nello strumentale braccio di ferro posto in essere con altri Stati sulla pelle dei migranti, ASGI confida in un nuovo, rapido e più incisivo intervento della Corte, al fine di tutelare i diritti solennemente enunciati nella Convenzione e di porre fine a questa ennesima pagina di vergogna della recente storia repubblicana.

Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione