Il partito finlandese dell’Alleanza di Sinistra, oggi all’opposizione, ha proposto che il sistema di sicurezza sociale del paese si basi su un reddito di base di 800 euro mensili, individuali. Ha affermato che ciò eliminerebbe la necessità per le persone di integrare l’attuale misura dell’assistenza sociale considerata eccessivamente bassa. Secondo Allenza di Sinistra l’assistenza sociale resterebbe uno strumento per consentire ai percettori a basso reddito di ricevere aiuto in situazioni inaspettate. Inoltre, l’indennità di alloggio rimarrebbe invariata.
L’Alleanza di sinistra ha dichiarato che il reddito di base sarebbe “tassato” a partire dai redditi più elevati imponendo così un’imposta progressiva sui redditi superiori al reddito di base. “Anche se l’aliquota nominale dovesse aumentare, l’ammontare del reddito disponibile non diminuirà per i percettori di reddito medio-basso”, si legge nella proposta.
L’Alleanza di sinistra, membro del Partito della Sinistra Europea e dell’alleanza della Sinistra Verde Nordica, ha stimato che il sistema potrebbe essere adottato durante il mandato elettorale a partire dal 2023.
La Finlandia al momento è uno dei tanti paesi nel mondo che stanno sperimentando forme di reddito di base incondizionato (non legato dunque all’accettazione obbligatoria di un lavoro).