Cresce il numero dei consigli comunali italiani che chiedono l’embargo militare verso Israele come azione concreta per fare in modo che Israele risponda delle violazioni dei diritti del popolo palestinese, stabiliti dal diritto internazionale.

Lunedì 9 luglio il Consiglio comunale di Torino ha votato, a larga maggioranza, con 27 voti favorevoli e 1 contrario, un OdG che condanna la “durissima repressione da parte delle Forze Armate israeliane delle proteste pacifiche della popolazione palestinese” che manifestano a Gaza contro “le politiche di occupazione israeliane”, il blocco illegale di Gaza e per il “diritto al ritorno dei rifugiati” come sancito dall’ONU. Esprime “profonda preoccupazione” per “l’uso smisurato della forza da parte dell’esercito israeliano contro la popolazione civile palestinese” e chiede al governo italiano e alle istituzioni europee di “impegnarsi per la sospensione delle forniture di armi e attrezzature militari come chiesto anche da Amnesty International.”

L’OdG è stato votato da Torino in Comune, Movimento 5 Stelle, Lista Civica per Torino e una parte del Partito Democratico.

Mercoledì 11 luglio un analogo OdG, presentato dai consiglieri Langella (Agorà), Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) e Andreozzi (Dema), che chiede “L’avvio del ripristino del Diritto Internazionale Umanitario in Palestina e della cessazione delle complicità italiane, inclusi cooperazione militare e commercio armi e l’utilizzo strumentale dello sport” è stato approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Napoli

Nelle premesse del testo, si ricorda “il Segretario Generale dell’ONU, Gueterres ha richiesto l’apertura di una indagine indipendente, richiesta già avanzata dal Kwait nel Consiglio di Sicurezza… e confermata dalla Risoluzione dell’Assemblea Generale il 13/6/2018 con 120 voti a favore, 8 contrari e 45 astenuti”

Il Consiglio comunale di Napoli “Condanna la decisione degli organizzatori del Giro ciclistico d’Italia 2018 – RCS Mediagroup S.r.l – di avviare la competizione sportiva da Gerusalemme… decisione che ha di fatto avallato l’annessione illegale da parte di Israele della città”.

Negli ultimi mesi, i consigli comunali di Bologna, San Giuliano Terme (Pisa) e Cerreto Guidi (Firenze) hanno approvato simili OdG. Gli ultimi due hanno anche aderito all’appello della società civile palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) per i diritti dei palestinesi.

L’anno scorso il Consiglio comunale di Firenze ha approvato all’unanimità una delibera che chiede la cessazione di “ogni forma di cooperazione” con il dispositivo militare israeliano e le colonie illegali.

Secondo la Rete Disarmo, nel 2014 l’Italia è stata nell’Unione Europea il primo esportatore di armi verso Israele. L’Italia mantiene collaborazioni con l’industria bellica israeliana nonostante che la legge 185 del 1990 vieti la vendita di armi verso paesi “i cui governi sono responsabili di accertate violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti dell’uomo.”

A livello europeo sempre più istituzioni prendono misure per mettere Israele di fronte alle proprie responsabilità rispetto al diritto internazionale.

In Spagna, Barcellona ha votato per l’embargo militare contro Israele, mentre Valencia ha aderito al movimento BDS.

Mercoledì il senato irlandese ha approvato una mozione che vieta l’importazione di prodotti delle colonie israeliane, che costituiscono un crimine di guerra, ed anche la città di Dublino ha approvato una mozione in cui aderisce al movimento BDS.

Il 5 luglio il Consiglio dell’Internazionale socialista, che raggruppa 140 partiti politici, tra cui il Partito Socialista Italiano, ha approvato un lungo documento di condanna della occupazione israeliana, e ha invitato i governi e la società civile di impegnarsi in campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni (BDS) “finché Israele continua la sua politica di occupazione e di apartheid contro il popolo palestinese”.

BDS Italia si congratula con i consigli comunali di Torino e Napoli per l’impegno a far rispettare il diritto internazionale e i diritti umani. In particolare azioni concrete, come l’embargo militare contro Israele, sono più che mai necessarie di fronte al totale disprezzo per la vite dei palestinesi e all’assoluta inosservanza del diritto internazionale da parte di Israele.

Facciamo appello a tutti gli Enti Locali italiani perché seguano l’esempio dei Consigli Comunali italiani ed esteri, approvando mozioni che chiedono misure efficaci e concrete per assicurare il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale da parte di Israele e per fare applicare la legge italiana sulla vendita di armi. Questo non riguarda semplicemente la solidarietà; riguarda gli obblighi giuridici che l’Italia deve rispettare, cessando di aiutare e favorire i crimini di guerra e le gravi violazioni dei diritti umani da parte di Israele.