Seminario di formazione a cura di Luce Bonzano e Patrizia Comito (avvocate, Associazione studi giuridici sull’immigrazione)

Lunedì 23 aprile 2018 | ore 17-19.30

Casa delle Donne di Milano | Via Marsala 8/10

Seguirà aperitivo

Sempre più spesso leggiamo nella cronaca il ripetersi di episodi inaccettabili dal nostro punto di vista. Persone migranti, e in particolare donne, spesso incinte, respinte con violenza alle frontiere. Ricordate il caso recentissimo di Beauty, morta subito dopo aver partorito? O la famiglia con bimbi piccoli strappata dal treno? E le tante altre donne costrette a nascondersi in luoghi impervi senza protezione e sicurezza? “Ospitate” nei centri senza sapere nulla per mesi e mesi del loro futuro, in un’insopportabile promiscuità che viola l’elementare privacy di cui come donne hanno bisogno?

Eppure questo dramma si dovrebbe e potrebbe evitare, se le cose andassero secondo principi di diritto universalmente regolamentato. Esistono norme come la Convenzione di Ginevra del 1951o in Italia il Testo unico sull’immigrazione, che teoricamente assicurano il diritto alla protezione in diversi casi, tra cui l’appartenenza di genere.

E allora, con quale diritto, le polizie e le istituzioni europee mettono a rischio la vita di tante persone profughe, respingendole brutalmente e impedendo addirittura alle Ong di salvarle? Con quale diritto negano l’accoglienza a donne che hanno passato l’inferno delle violenze, delle torture, degli stupri?

Per reagire alla barbarie delle attuali politiche che dell’umanità se ne infischiano è necessario almeno sapere cosa dice in proposito la legge, con l’aiuto di due avvocate esperte in materia. Trattati e convenzioni internazionali, come abbiamo detto, riconoscono una serie di diritti per chiunque cerchi asilo fuggendo dalle guerre, dalla fame, dalle discriminazioni o dai disastri climatici.

Ma nell’indifferenza generale questi diritti in Europa e in Italia vengono ignorati e violati, causando sofferenze inaccettabili, che spesso ricadono in particolare sulle donne migranti, a ogni tappa del loro difficile viaggio.