L’incontro pubblico Italia ripensaci! Firma il bando ONU contro le armi atomiche organizzato lo scorso 28 novembre dal Coordinamento piemontese di cittadini, associazioni, enti e istituzioni locali contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi con il patrocinio del Comune di Torino è stato l’occasione per fare il punto con Francesco Vignarca sul trattato per il bando delle armi nucleari, l’importanza del premio Nobel per la Pace a ICAN e l’attività di pressione sul Governo ed il Parlamento italiano per la ratifica del trattato.

Dopo l’introduzione di Enzo Lavolta, vice presidente vicario del Consiglio Comunale di Torino, Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana per il Disarmo, una delle realtà aderenti in Italia all’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN), rispondendo alle domande poste da Paolo Candelari a nome del Coordinamento, ha dato un quadro ampio e precido della situazione.

Come si è arrivati al trattato per la messa al bando delle armi nucleari del 7 luglio scorso?

Perché un nuovo trattato se c’era già il trattato di non proliferazione nucleare?

Qual è la situazione delle armi nucleari oggi?

Quali sono le ricadute della presenza di armi nucleari nel nostro paese?

Che significato ha il premio Nobel per la pace a ICAN?

Quale percorso per il disarmo nucleare totale?