Era piena la sala del cinema Odeon a Firenze dove l’’associazione AsSIS (Associazione Studi e Informazioni sulla Salute – www.assis.it) aveva convocato il convegno sul tema “LIBERTÀ DI CURA: UNA SCELTA EUROPEA Come esercitare la cittadinanza consapevole in materia di salute”.
AsSIS aveva convocato numerosi studiosi e la cittadinanza a rispondere ad alcune domande come: Possiamo accettare un futuro in cui in medicina ci sia un pensiero unico? Possiamo accettare un’unica accezione della cura all’interno della quale non sarà più possibile, né per i medici né per i pazienti, scegliere strade, approcci, medicinali che si discostino dagli “unici” che alla fine saranno “ammessi, permessi e concessi”? Possiamo essere sicuri che il contesto entro il quale si decide di salute non sia portatore di qualcuno dei dilaganti conflitti di interesse che permeano la ricerca medica e spesso la stessa pratica clinica?
La sala del cinema Odeon era stracolma di persone, sopratutto di famiglie preoccupate della stretta alla libertà di scelta recentemente approvata al Consiglio dei Ministri con il cosiddetto Decreto Lorenzin sull’obbligatorietà dei vaccini che la Ministra ha dichiarato di voler presentare definitivamente la settimana prossima.
Il convegno ha visto la partecipazione sul palco di giornalisti, giuristi e medici ed è seguito (ma in parte è stato contemporaneo) alla manifestazione contro il decreto e per la liberta di scelta.