Questa mattina presso la Sala Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia e su invito del Sindacato SIAL Cobas, si è svolto un incontro di presentazione dello sciopero previsto per il prossimo 8 marzo. Marie Moise, del Coordinamento di NonUnadiMeno, insieme a Lea Melandri, giornalista, femminista storica e fondatrice della Libera Università delle Donne, hanno raccontato la genesi di questa importante manifestazione, attualmente in preparazione in ben 40 paesi.

NiUnaMenos, movimento di protesta contro la violenza sulle donne, nasce in Argentina – paese in cui attualmente viene uccisa una donna ogni 18 ore – a partire da un gruppo di donne, con l’intenzione di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa problematica e le sue conseguenze, i femminicidi. Si esprime per la prima volta nel giugno del 2015 con una enorme manifestazione di piazza in seguito alla brutale uccisione di un’adolescente. Da lì si estende in vari paesi dell’America Latina e poi di tutto il mondo. Ci sono state altre manifestazioni di vasta portata, l’ultima nell’ottobre 2016, dopo la morte di Lucia Perez, sedicenne torturata, struprata e impalata a Mar del Plata, Argentina.

Sono diversi i movimenti delle donne che si sono sollevati in tutto il mondo, inclusa la Women’s March che ha contestato l’arrivo di Trump negli USA. E’ di ieri, a Madrid, una grande manifestazione in appoggio ad alcune donne accampate a Puerta del Sol in sciopero della fame per chiedere l’assunzione della violenza machista come questione di Stato. La sollevazione delle donne esprime “il fallimento delle politiche degli attuali governi”, dice Marie, “e forse non hanno funzionato neanche le politiche sorte dal basso”.

Importante il contributo di Lea Melandri, che ha riallacciato il percorso storico del femminismo al movimento che oggi, di nuovo, riemerge dal suo percorso “carsico” ma che non è mai davvero scomparso, anche se sparisce alla vista. “Questo è il ’68 delle donne”, ha affermato, perché oggi la mobilitazione riguarda ogni forma di violenza di genere: fisica, economica, psicologica, sociale e di Stato.

Lo sciopero in occasione dell’8 marzo, festa delle donne, coinvolge sia il settore pubblico che quello privato: su richiesta di NonUnadiMeno a tutte le organizzazioni, uno sciopero generale di 24 ore è stato proclamato ufficialmente da diverse realtà del sindacalismo di base. Si comincerà alle 7,30-8,00 di mattina, a sorpresa, con un flash-mob davanti a un luogo di lavoro e ci saranno diversi cortei ed eventi nel corso di tutta la giornata, inclusa una performance artistica in Galleria Vittorio Emanuele. I cortei partiranno dalle periferie (S.Siro e Bisceglie) e anche dalla Caserma Montello, per rivendicare i diritti delle migranti, oltre che dei migranti.

Per approfondire:

https://nonunadimeno.wordpress.com/portfolio/sciopero-lotto-marzo/

https://nonunadimeno.wordpress.com/2017/02/08/8-punti-per-l8-marzo-non-unora-meno-di-sciopero/