Onorevoli deputati e senatori,
il 28 settembre un gruppo di Stati ha presentato una risoluzione all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si sta tenendo in questi giorni a New York: l’oggetto è avviare negoziati nel 2017 per un nuovo trattato che vieti le armi nucleari.
Gli Stati che hanno preso l’iniziativa sono il Messico, l’Austria, l’Irlanda, il Brasile, la Nigeria e il Sud Africa.
Il testo della risoluzione è possibile rinvenirlo al seguente link: www.icanw.org/
Questo documento è il frutto dei lavori dell’OEWG (gruppo di lavoro aperto dell’ONU) di Ginevra, conclusosi il 19 agosto. In esso – possiamo considerarlo una “svolta storica” – è apparso evidente che la maggioranza degli Stati ha espresso l’orientamento esplicito e convinto – stavolta sembra che si voglia andare fino in fondo – per lo sviluppo di un trattato che proibisca le armi nucleari.
Ovviamente una dura opposizione a questa risoluzione è prevista dagli Stati dotati di armi nucleari, che hanno disertato Ginevra e sono unitissimi sulla ipocrisia dell’approccio “step by step” al di là delle loro divergenze geopolitiche ed economiche.
Il voto all’ONU sulla risoluzione è previsto nel periodo 24 ottobre-2 NOVEMBRE (quindi in parte viene a coincidere con la Settimana ONU per il disarmo, dal 24 al 30 ottobre).
Il lavoro del movimento INTERNAZIONALE per il disarmo sta cominciando a pagare ed i “disarmisti esigenti”, che promuovono il presente appello, ne sono il terminale italiano al momento più deciso ed attivo. La svolta storica negli sforzi globali per liberare il mondo dalle armi nucleari è lì lì ad un passo e ciascuno di noi può contribuirvi. Quello che vi chiediamo in relazione alla vostra precisa responsabilità istituzionale è di esigere dal governo italiano l’impegno concreto per un mondo libero dalle armi nucleari a partire dal sostegno dell’iniziativa in corso all’ONU per un Trattato di interdizione degli ordigni nucleari, preparatorio di una Convenzione che porti alla loro effettiva eliminazione.
Può partire da voi, se imponete una discussione ed un voto parlamentare, il mandato al governo italiano a giocare un ruolo concreto ed attivo nell’Assemblea generale dell’ONU: l’Italia dovrebbe votare e fare votare la risoluzione citata presentata dal Messico.
E’ utile anche considerare il fatto che tra gli Stati “ombrello” c’è chi dimostra una certa libertà di movimento e non si oppone con il voto al Trattato di interdizione: un esempio è l’Olanda, che è membro NATO al pari dell’Italia ospitante le atomiche B-61 in corso di modernizzazione.
Forse, considerando con realismo una situazione culturale del nostro Paese che, ad esempio, non è pienamente informata e sensibilizzata sul pericolo concreto di guerra nucleare per errore, non sarebbe deprecabile, per il momento, accontentarsi, dal punto di vista della causa del diritto dell’umanità alla sopravvivenza, anche di una astensione italiana che segua l’esempio olandese. Una tale “non scelta” da parte dell’Italia sarebbe più coerente di una scelta sbagliata: per il parlamento italiano defilarsi dall’attuale schieramento a fianco degli Stati “ombrello” più oltranzisti nel difendere lo status quo nucleare è più coerente con l’avere, nel corso degli ultimi anni. già più volte assunto prese di posizioni per il disarmo nucleare. E, a ben ricordare, persino in favore della revisione del concetto di deterrenza e difesa della NATO in cui il ruolo strategico delle armi nucleari tattiche dovrebbe essere del tutto escluso.
Abbiamo già stimolato un voto parlamentare “per il diritto alla sopravvivenza garantito dalla liberazione dalla minaccia nucleare”:  la nostra proposta di inserire tale diritto in una Dichiarazione ONU dei diritti dell’Umanità è passata in sede di preparazione della COP 21 di Parigi. (La documentazione relativa alla giornata di discussione alla Camera: “COP21 La sfida che non si può perdere – L’Italia e l’Europa verso la Conferenza di Parigi”, è rinvenibile alla URL: http:). I sottoscritti, memori di ciò, ritengono che una iniziativa simbolica nello stesso senso potrebbe aiutare la comprensione, a tutti i livelli e nella maniera più ampia, dell’importanza e dell’urgenza assolute nel portare avanti il disarmo nucleare.
Per questo motivo proponiamo la premiazione istituzionale di Stanislav Petrov, il colonnello sovietico che il 26 settembre 1983 probabilmente evitò al mondo la guerra nucleare (vedi articolo del Corriere della sera a firma di Fabrizio Dragosei rinvenibile al seguente link: http:).
Questa vicenda vera, ed altre analoghe di crisi nucleari risolte per un pelo, potrebbero indurci a pensare che la mano della Provvidenza finora ci ha evitato il baratro ma che forse non è il caso di abusare della pazienza di Domineddio o della Fortuna che ci ha assistito perdonandoci l’azzardo irresponsabile con il quale conduciamo gli affari del mondo …
Per i “disarmisti esigenti” (dall’appello di Stéphane Hessel ed Albert Jacquard ad “esigere” un disarmo nucleare totale, vai su www.petizioni24.com)
Alfonso Navarra – Fermiamo chi scherza col fuoco atomico (www.osmdpn.it)
Antonia Sani e Giovanna Pagani (WILPF Italia)
Luigi Mosca – Armes Nucléaires STOP
Mario Agostinelli – Energia Felice
Alex Zanotelli – missionario comboniano
Alberto Chiaberto – Sindaco di Villar Focchardo
Guido Viale – Prima le persone
Lidia Menapace – ANPI
Davide Grassi – Addio Pizzo
Umberto Santino – Centro di documentazione siciliano Giuseppe Impastato
Alessandro Marescotti (PeaceLink)
Ennio La Malfa – Accademia Kronos
Michele Boato – Ecoistituto del Veneto
Fabrizio Cracolici e Laura Tussi – Progetto “Per non dimenticare” – Città di Nova Milanese e Bolzano
Francesco Lo Cascio – Scuola di nonviolenza
Luigi Cadelli – MUN Milano
Giuseppe Luigi Bruzzone – disarmista fornariano
Olivier Turquet – Pressenza
Joachim Lau – IALANA Italia
Alberto L’Abate – Rete IPRI-CCP
Giuseppe Marazzi e Massimo Aliprandini – LOC
Luciano Zambelli – LDU
Vittorio Pallotti – CDMPI
Matteo Soccio – Casa per la pace Vicenza
Adriano Ciccioni – Cittadini del mondo
Emilio Bibini – Psiche & Natura
Attilio Galimberti – Ordine Francescano Secolare
Vittorio Agnoletto – Costituzione Beni Comuni
Tiziana Pesce – ANPI
Elio Pagani – Forum contro la guerra
Maurizio Benazzi – Ecumenici
Irene Scaramellini – ricercatrice Archivio Disarmo
Giuseppe Farinella – Centro di documentazione A.P.E.
Patrizia Gentilini – Medici per l’ambiente
Massimo Zucchetti – Scienziati per il disarmo
Claudia Pinelli – ANPI
Agnese Ginocchio – cantautrice pacifista
Fortunato Sindoni – cantastorie pacifista
Pietro Pastena – obiettore di coscienza