Prendevano in giro le istituzioni egiziane e, non di rado, direttamente il presidente Abdel Fattah al-Sisi. Il nome del gruppo, “Atfal el shawarea”, Bambini di strada, richiama esattamente il loro modo di agire: videoclip divertenti e irriverenti sui temi del momento, girati con stile veloce, spesso come selfies in mezzo alla strada e caricati in rete con grande successo: milioni di visualizzazioni, 300.000 “mi piace” sulla pagina Facebook, poi chiusa.

Un’arte leggera, monella, quella dei Bambini di strada, ma fermata il 10 maggio con sei arresti e accuse pesanti: istigazione alla violenza e offesa alle istituzioni dello stato.

Due dei sei componenti del gruppo erano stati rilasciati poco dopo il fermo. Il 7 settembre gli altri quattro Bambini di strada – Mohamed Dessouky, Mohamed Yehia, Mohamed Adel e Mohamed Gabr – sono tornati in libertà!