Qualcosa si sta muovendo in Colombia, la lotta campesina sta iniziando a pagare. Dopo quasi due settimane di sciopero Governo e Cumbre Agraria hanno raggiunto l’accordo di sospendere manifestazioni e blocchi stradali e di iniziare negoziati a Bogotá.

La notizia è stata confermata dai ministri dell’Interno e dell’Agricoltura, Juan Fernando Cristo e Aurelio Iragorri che hanno firmato con la Cumbre un’intesa a Santander de Qilichao nel Cauca. I dirigenti della Cumbre hanno sottolineato che le manifestazioni sono sospese, ma che continua la vigilanza in attesa del risultato della trattativa.  Jimmy Moreno portavoce della Cumbre Agraria ha affermato che sospensione o continuazione dipenderanno dalla riunione con il Presidente Manuel Santos il 22 giugno. Marylen Serna, portavoce del Congreso del Pueblos, organizzazione che fa parte della Cumbre Agraria è stato più franco: “Lo sciopero si sospende, come comunità ritorniamo ai nostri territori, ma continuiamo in Assemblea Permanente. Abbiamo dato al Governo un messaggio molto chiaro: l’ora zero di una nuova mobilitazione la definirà il governo, nella misura che non compia gli accordi.” La portavoce affermò che durante i giorni di sciopero ci furono molte attività che ancora possono essere sviluppate. “Sollecitiamo le organizzazioni e le comunità che continuino queste attività, questa mobilitazione perché abbiamo bisogno che il Governo comprenda che avrà una reazione se non rispetterà gli accordi.”

Il risultato è interpretato come una vittoria, anche se, per, il momento parziale. Il 22 giugno a Bogotá si discuteranno principalmente gli 8 punti non ancora realizzati dell’accordo del 2013, ma anche lo spazio che le organizzazioni e le comunità della Cumbre Agraria, Campesina, Etnica y Popular avranno nella Colombia post conflitto, quando si saranno raggiunti gli accordi di pace definitivi con la guerriglia, FARC-EP e ELN.

Link con il precedente articolo:

http://www.pressenza.com/it/2016/06/colombia-sciopero