Oggi, contemporaneamente in 71 città italiane, si è manifestato in migliaia per dire no alle frontiere europee, per ribadire il forte rifiuto alle politiche di accoglienza di un’Europa cieca e chiusa nei suoi alti, invalicabili muri.
Oggi tutta Italia ha chiesto l’apertura di corridoi umanitari sicuri per coloro che cercano rifugio, che scappano da guerre e dittature. La chiusura di quei luoghi nefasti, i centri di concentrazione e detenzione dei migranti che hanno prodotto la ricchezza e la vergogna di politici corrotti. La creazione di un reale sistema europeo unico di asilo.
A Roma il corteo è partito dal centro Baobab, che da mesi sta accogliendo centinaia di ragazzi profughi molti dei quali sgomberati mesi fa dall’accampamento di Ponte Mammolo. Migliaia di persone hanno sfilato scalze, come a dire che questa terra non ha proprietà alcuna, ma è di tutti. Il diritto a potervi viaggiare e camminare, non può essere vietato, il libero movimento è qualcosa di naturale, di umano, che fa parte della nostra storia, della ricerca della libertà a cui aspira da sempre l’uomo.
Un corteo meticcio e allegro, pieno di bambini e famiglie, unito nella convinzione che bisogna abbattere le frontiere.