Le elezioni in Grecia hanno visto la vittoria di Syriza, che però non ha raggiunto per due seggi la maggioranza assoluta e ha formato immediatamente un governo alleandosi con il partito di destra anti-austerity dei Greci Indipendenti (AN.ELL). Pubblichiamo alcuni commenti a caldo di Marianella Kloka, attivista greca di Mondo senza Guerre e senza Violenza.

Domenica 25 gennaio è finito uno dei peggiori periodi pre-elettorali, basato sulla paura, le minacce e la negatività. Per fortuna è durato solo un mese. Spero che il nuovo governo ascolti la voce dei 3 milioni e mezzo di disoccupati. Il vero pericolo è la minaccia dei fascisti di Alba Dorata, arrivati terzi. Cercheremo di contribuire il più possibile a liberarci da ogni forma di violenza in campo sociale e nel nostro mondo interno.

AN.ELL è l’unico altro partito anti-austerity che ha eletto dei deputati, a parte Alba Dorata e i comunisti, che però avevano già dichiarato di non voler collaborare con Syriza, dunque non rimanevano molte altre scelte per formare un governo. Si tratta però di un partito di destra nato da una scissione di Nuova Democrazia, che si è espresso più volte pubblicamente contro la difesa dei diritti umani delle minoranze e degli immigrati. E’ presto per trarre delle conclusioni, ma l’idea sostenuta da alcuni che l’economia venga prima dei diritti umani è inaccettabile. Tutto il sistema è in crisi, non solo il modello economico.

Molti hanno votato Syriza pensando che niente potesse essere peggiore del governo di Samaras, con un terzo della popolazione disoccupato e senza accesso ai servizi sociali, ma ora i politici devono mantenere le promesse elettorali.

Il fatto che Alba Dorata sia il terzo partito, con 17 parlamentari eletti, è un pessimo segno per la nostra società. Il fascismo sta crescendo in tutta Europa. In parallelo dev’esserci un forte movimento europeo, con molte voci e molti comportamenti uniti contro ogni forma di violenza (interna, interpersonale, sociale e sistemica). L’oscuro fenomeno rappresentato da Alba Dorata va combattuto soprattutto attraverso un’educazione migliore e più accessibile, che aiuti la gente ad affrontare la paura. Considerare l’istruzione solo come orientamento al lavoro rappresenta una falsa direzione.