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Le autorità egiziane sono in procinto di creare una zona cuscinetto o “buffer zone” lungo il confine con Gaza in seguito ad un attacco che ha ucciso 30 soldati sabato scorso.

Fonti militari egiziane hanno detto al quotidiano palestinese Ma’an News che la buffer zone lungo il confine con la Striscia di Gaza si estenderà fino da 500 mt di distanza dalle zone abitate e fino a 13 chilometri (otto miglia) e dai terreni agricoli non abitati. Le aree in questione saranno evacuate, con l’eccezione di Rafah e Sheikh Zuweid.  In quest’area sarà costruito un canale d’acqua di 20 metri di larghezza lungo tutto il confine di Gaza, hanno aggiunto le fonti.

La decisione è stata presa dal Consiglio di Difesa egiziano e tutto il lavoro sarà probabilmente completato entro la fine del 2014.

I proprietari delle abitazioni interessante lungo il confine riceveranno un risarcimento in cambio di lasciare le loro case. Circa 200 famiglie hanno già accettato il pacchetto finanziario per andarsene. Le famiglie che vivono lungo il confine sono circa 680.

Anche il valico di Rafah, unico collegamento tra la Striscia di Gaza verso il mondo esterno, è stato subito chiuso dopo l’attacco.  Esiste già una zona cuscinetto creata da Israele lungo il confine con la Striscia e, con quella egiziana, l’assedio sarà ancora più totale. Con la creazione di una buffer zone egiziana la Striscia di Gaza sarà ancor più isolata dal resto del mondo. Mentre l’inverno è alle porte la Striscia rimane ancora ancora totalmente danneggiata dall’ultimo attacco israeliano e la ricostruzione stenta a iniziare.