A distanza di 10 anni dalla sua promulgazione, la legge 40 è ormai carta straccia. La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale la norma che vieta il ricorso alla procreazione medicalmente assistita eterologa.

Al di là dell’argomento specifico, dobbiamo registrare per l’ennesima volta che numerose leggi approvate dal parlamento negli anni passati risultano poi non conformi ai dettami costituzionali, nonostante che ogni volta larghe fette dell’opinione pubblica si fossero opposte proprio per l’incostituzionalità di tali leggi.

Così come è successo per le legge 40 sulla fecondazione eterologa, stesso destino hanno avuto, tanto per citare solo alcuni esempi, la legge elettorale Calderoli, poi denominata “porcellum”, promulgata nel 2005 e la legge Fini-Giovanardi del 2006 che equiparava le droghe leggere a quelle pesanti, creando il principale presupposto per cui oggi ci ritroviamo penitenziari sovraffollati e dove spesso vengono violati i più elementari diritti umani.
In altre parole c’è un partito trasversale, costituito da esponenti politici soprattutto della destra ma non solo, che mal digerisce il fatto che esista una carta costituzionale che garantisce valori democratici fondamentali come l’uguaglianza di tutti i cittadini, la libertà di scelta o la tutela della salute.
Purtroppo questo partito anti-costituzionale annovera tra le proprie fila anche esponenti dell’attuale sinistra di governo. Infatti la proposta di nuova legge elettorale, detta Italicum, fatta dal segretario del PD, nonché capo del governo, Renzi, in accordo proprio con quel Berlusconi così allergico ai dettami costituzionali, presenta numerosi elementi di livello incostituzionale ancora maggiore rispetto alla legge Porcellum che dovrebbe sostituire e che è già stata bocciata dalla corte costituzionale. Nulla ci impedisce di prevedere che, passati alcuni anni, anche questa proposta, nel caso diventasse legge dello stato, sarà giudicata costituzionalmente illegittima.
In sintesi c’è chi ha tramato e continua a tramare contro la voglia di democrazia di questo paese e che non perde occasione per far diventare carta straccia la Costituzione.
E siccome questa Costituzione è nata dalla lotta antifascista, non abbiamo alcun timore nel definire antidemocratici questi esponenti politici, di qualunque partito essi facciano parte.
La bocciatura della legge 40 dimostra ancora una volta che i diritti umani non si possono aggirare e che chi vuole aggirare la Costituzione è solo un fascista che non sopporta l’idea che un popolo possa essere sovrano di se stesso.