La campagna “Taglia le ali alle armi” invita ancora una volta il Parlamento a compiere la scelta giusta sul programma dei cacciabombardieri F-35: impegnare il Governo ad una cancellazione o quantomeno sospensione del programma.

Nei prossimi giorni la Campagna diffonderà un nuovo Rapporto con tutti i numeri e i dati della partecipazione italiana al Joint Strike Fighter.

Le ultime notizie relative alle problematiche tecniche provenienti dagli Stati Uniti hanno riportato in questi giorni di nuovo molta attenzione sulla questione del cacciabombardiere F-35 e sulla partecipazione italiana al programma. La campagna “Taglia le ali alle armi” torna quindi a mobilitarsi per supportare a tutti i livelli la propria consolidata richiesta di abbandono del programma.

La questione degli F-35 ha molteplici risvolti: sono in gioco il modello di Difesa del nostro Paese e le sue politiche di spesa militare, ma più in generale l’impostazione strategica che guida le scelte economico-finanziarie del Governo e l’impiego delle risorse pubbliche in una fase di crisi economica e sociale drammatica  per gran parte dei cittadini italiani. I costi fuori controllo, le problematiche tecniche, i tempi sempre più allungati, ma soprattutto l’uso di uno strumento di attacco che mal si concilia con la nostra Costituzione e con un modello di Difesa che ancora non è stato ridiscusso dimostrano come la battaglia per la cancellazione degli F-35 sia ancora oggi fondamentale e di buon senso.

E’ quindi importante che il rinnovato interesse sul programma JSF non sia circoscritto solamente all’opinione pubblica, ma che stia trovando prime rispondenze anche in ambito politico ed istituzionale. La nostra Campagna valuta positivamente la presentazione di alcuni documenti parlamentari a firma di alcuni esponenti dei gruppi del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Sinistra Ecologia e Libertà volti a richiedere approfondimenti sui dati del programma e a proporre all’esecutivo una decisione di cancellazione (dettagli in coda al comunicato).

La nostra campagna “Taglia le ali alle armi” torna invece a sottolineare, come già in passato, che:

–       occorre assegnare al Parlamento la titolarità ad esprimersi sulle scelte del Governo relative all’acquisto di nuovi sistemi d’arma;

–       occorre impostare per il programma F-35 un’attenta e puntuale verifica degli impegni contrattuali già intercorsi con i relativi costi ed il reale impatto per l’Italia del programma F-35, in particolare per l’aspetto di ritorno occupazionale;

–       occorre procedere ad una inversione di rotta rispetto alla partecipazione italiana al programma F-35 cancellandola o quantomeno sospendendone immediatamente gli effetti;

Tutte scelte che si possono ancora compiere, nonostante la votazione delle mozioni presentate nel 2013 sia stata invece presentata come una “decisione definitiva”. In realtà, per la struttura stessa del programma, è ancora possibile non procedere all’acquisto di nuovi aerei (salvo quelli già comprati, alcuni dei quali a nostro parere a dispetto delle stesse votazioni parlamentari) ed arrivare anche a cancellare interamente la partecipazione italiana al caccia F-35. Con un recupero di una grossa fetta di fondi pubblici che potrebbero in alternativa essere destinati al varo di un piano del lavoro per creare nuova occupazione, alla messa in sicurezza del nostro territorio, al rafforzamento delle politiche sociali, alla scuola, all’università, ai servizi sociali per le famiglie.

Per tutti questi motivi “Taglia le ali alle armi” rinnova la richiesta al Governo di procedere alla cancellazione della partecipazione al programma F-35. Per arrivare a questo la Campagna richiede al Parlamento di presentare (nella maniera più ampia e congiunta possibile) documenti d’indirizzo che possano impegnare il Governo in tale direzione (con sospensione delle acquisizioni previste dal programma, anche quelle tecnicamente conseguenti a precedenti acquisti ma non ancora formalizzate contrattualmente).

La Campagna “Taglia le ali alle armi” è a disposizione di tutti i gruppi politici che, convinti di tale direzione, avessero necessità di accedere ai dati del programma Joint Strike Fighter e della partecipazione italiana ad esso. In tal senso la Campagna sta per rilasciare un nuovo Rapporto contenente le analisi e documentazioni più aggiornate, documento che verrà presentato durante una conferenza stampa pubblica il prossimo 13 febbraio.

Approfondimenti: www.disarmo.org/nof35