Spegne 144 candeline il Mahatma Gandhi, e viene festeggiato in tutta Italia, da Torino a Trieste, da Brescia a Palermo, da Nuoro a Bari. E con lui l’idea della nonviolenza politica, intesa come “forza della verità” per ricercare la pace, la giustizia, la libertà.

La nonviolenza di Gandhi è stata utilizzata nel ventesimo secolo da milioni di persone e popoli interi per attuare rivoluzioni senza l’uso delle armi. Per questo nel 2007 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 2 ottobre Giornata internazionale della nonviolenza.

L’ONU chiede di commemorare il 2 ottobre in maniera adeguata per “divulgare il messaggio della nonviolenza, anche attraverso l’informazione e la consapevolezza pubblica”. Così quest’anno i movimenti e le reti che nel nostro paese si richiamano alla nonviolenza e alla pace (Movimento Nonviolento, Rete Italiana Disarmo, Conferenza Nazionale Enti di Servizio Civile, Tavolo degli Interventi civili di pace), anche sull’onda della campagna italiana contro i cacciabombardieri F-35, hanno lanciato il manifesto 2 ottobre per il disarmo come momento di “affermazione di un nuovo orientamento politico, di rifiuto della guerra come condizione preliminare per una nuova
società”.

Il 2 Ottobre cade in un momento particolarmente delicato – dice Francesco Vignarca della Rete Italiana Disarmo – nel quale, oltre alle guerre in corso ed a quelle in preparazione, nel nostro Paese assistiamo ad una ventata esplicitamente bellicista”.

“Oggi le armi di distruzione di massa – prosegue Martina Pignatti del Tavolo per gli interventi civili di pace – hanno raggiunto immani capacità distruttive e sul loro altare si sacrificano enormi risorse pubbliche sottratte alla cura dei bisogni dei singoli ed all’affermazione di diritti di tutti”.

“Noi, per esempio, – continua Primo Di Blasio della Conferenza Nazionale degli Enti di Servizio Civile – vogliamo ribaltare la logica del governo che affida al Servizio Civile Nazionale, vero strumento di difesa civile, non armata e nonviolenta, fondi irrisori rispetto alla difesa militare”.
“E’ quindi giunto il momento – conclude Mao Valpiana del Movimento Nonviolento – di sentirsi responsabili del presente e del futuro dell’umanità, scegliendo di camminare con consapevolezza sulla strada della nonviolenza”.

I movimenti promotori dell’iniziativa “2 ottobre per il disarmo” diffondono oggi la Mappal’Elenco dell’Italia nonviolenta, che contengono tutte le iniziative di celebrazione che si svolgono in questi giorni sul territorio italiano.