Oggi è il primo giorno della festa di fine Ramadan. La Turchia celebra questa festa religiosa con 63 giornalisti in carcere e più di 100 processati fuori dai centri di detenzione.

Il Sindacato dei Giornalisti della Turchia (TGS) ha rilasciato un comunicato stampa in cui specifica che ancora un’altra volta il Paese risulta in cima alla classifica mondiale per il numero di giornalisti in carcere. Con le ultime decisioni dei tribunali per i processi Ergenekon e Devrimci Karargah più di 20 giornalisti sono stati condannati da un minimo di 6 anni, fino all’ergastolo.

TGS nel suo comunicato dichiara: “In Turchia oltre alla libertà di stampa e di espressione, spesso non è più praticabile il diritto a comunicare, viaggiare, riunirsi e organizzare manifestazioni politiche. In una situazione in cui i mezzi di comunicazione di massa, che dovrebbero consentire l’esercizio della libertà di espressione, risultano sottomessi al potere politico, ci saremmo aspettati che i tribunali avessero reagito indipendentemente, equamente e nel rispetto dei valori universali della giustizia.

Inoltre, in maniera del tutto illegale, vengono esclusi dalle udienze tutti i giornalisti che non hanno la tessera gialla e coloro che possiedono le tessere delle testate giornalistiche e/o agenzie nazionali o internazionali. Il fatto che anche i tribunali collaborino con il potere politico che esercita pressione sulla libertà di stampa e di espressione ci fa preoccupare.

Tutta questa situazione risulta essere molto pericolosa per il futuro della democrazia.

Nonostante le pressioni e le minacce esercitate dal governo, il fatto che il popolo lotti contro l’impero delle paure e per la libertà, a partire dalla resistenza del Parco Gezi per proseguire con la rivolta nel resto del paese, aumenta le nostre speranze. Con questa occasione di festa ci auguriamo che il popolo continui a difendere i diritti di giornalisti, scrittori, intellettuali, scienziati, politici, sindacalisti, avvocati e studenti che hanno dovuto pagare con la reclusione in carcere il prezzo della lotta per la democrazia.”

Questa la lista dei giornalisti in carcere e quelli processati fuori dai centri di detenzione.

http://www.tgs.org.tr/index.php?option=com_content&task=view&id=583&Itemid=15