foto da: uikionlus.com

 

In Siria, nelle località Til Hasil e Til Aran in provincia di Aleppo, i civili curdi vengono massacrati dai gruppi di Al-Qaeda, Al-Nusra ed unità dell’Esercito Libero Siriano (ESL). Giovani curdi vengono assassinati solo a causa della loro identità curda. Intanto i gruppi rapiscono centinaia di donne e bambini curdi.

Soltanto il 31 luglio e il 1 agosto in entrambe le località 70 civili sono stati assassinati dai gruppi di Al-Qaeda. Gli attacchi contro i civili curdi continuano tutt’ora.

Nella regione vivono circa 40 mila curde e curdi. Tramite gli altoparlanti delle moschee, i gruppi jihadisti fanno degli appelli di guerra. Così, secondo i jihadisti , sarebbe ‘hallal’ (giusto dal punto di vista islamico) rapire e violentare le donne curde. Anche le abitazioni curde vengono lasciate al saccheggio.

La decisione di attaccare la popolazione curda è stata presa a Dîlok (Gaziantep, Turchia)!

Il 26 luglio 2013, 70 comandanti dell’Esercito Libero Siriano si sono incontrati godendo dell’ospitalità della Turchia a Dîlok (Gaziantep). Ora è diventato di pubblico dominio che la decisione di attaccare la popolazione curda di Rojava (Kurdistan occidentale/Siria settentrionale) è stata presa in occasione di quell’incontro.

PYD: Le forze democratiche devono sostenere la nostra lotta

La rappresentanza in Europa del Partito per un’Unione Democratica (PYD) ed il consiglio esecutivo del Partito del Lavoratori del Kurdistan (PKK) hanno rilasciato dichiarazioni rispetto ai massacri dei civili curdi perpetrati nelle località nei pressi di Aleppo da gruppi jihadisti.

Si fa appello per una grande mobilitazione in tutto il Kurdistan ed alla solidarietà internazionale.

In dozzine di città curde ci sono già state manifestazioni e concentramenti nei quali è stata espressa la solidarietà con la popolazione di Rojava. Venerdì 2 agosto il Congresso Democratico dei Popoli (HDK) insieme a dozzine di organizzazioni di sinistra ed al movimento Gay – lesbiche e trans hanno organizzato una manifestazione ad Istanbul, alla quale hanno partecipato migliaia di persone.

Anche in vari paesi europei si sono ritrovate migliaia di persone per manifestare contro la guerra a Rojava, convocate dall’organizzazione PYD Europa. Tra l’altro è stata chiesta la partecipazione di tutti i popoli che vivono in Siria, delle comunità religiose e culturali e pacifiste ed in particolare alle donne siriane.

Chiediamo a tutte le forze democratiche e progressiste, all’opinione publica e tutta la stampa internazionale di non restare in silenzio davanti a questo massacro, violazioni e l’ambargo contro il popolo curdo che vive a Rojava e di sostenere la lotta del popolo curdo.

12 Agosto 2013 – ore 18:00 – Piazza Castello(Torino) – Presidio

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