Finalmente, dopo averlo presentato in Italia e in Argentina, Pía Figueroa ha presentato anche nella sua città, Santiago del Cile il suo libro Silo, il maestro del nostro tempo, pubblicato in Italia da Multimage; è successo nel Caffé Letterario del Parque Balmaceda, giovedì scorso.

Ad accompagnare l’autrice le parole di Manuel Riesco, economista che ha dissertato sui processi storici e la loro evoluzione e di Santiago Del Campo che ha confessato di aver parlato abbastanza male di Silo ai suoi tempi ma che ha finito sottolineando il contributo dato da Silo al processo umano. L’attrice Malucha Pinto ha dato invece una lettura poeetica del libro, segnalandolo come uno di quei libri che si possono leggere aprendoli in qulunque punto.

Ha concluso l’autrice la serata ringraziando con queste parole:

“questo presente glomalizzato che emargina tante persone, un tempo oscuro, stretto, frammentato, individualista. Forse manifestazione di una sofferenza che è trascinata dalla fine delle ideologie, dalla stanchezza della filosofia, dalla decadenza della morale delle tavole e dei dogmi. Ciò che è bene e male si è andato confondendo e banalizzando. I tempi in cui Dio è qualcosa di non sicuro. In cui le proteste si ssuccedono da un posto all’altro senza che le richieste dei popoli si realizzino. Un’epoca dove si annida il fallimento del futuro.”

“Silo ci riporta a noi stessi e ci invita a superare le varie forme di violenza, ci invita alla riconciliazione che libera, a trattare gli altri come vorremmo essere trattati, a scoprire i segnali dell’Innominabile, aprendoci un nuovo orizzonte spirituale. Una spiritualità che ci ispira ad alzare gli occhi e guardare più in là di questo momento e ad aprire il futuro.”

“Questo è il ruolo del Maestro: una voce più avanti, capace di comunicarci la sua esperienza e di esortarci a dare il nostro contributo al processo umano, ad essere coerenti, a collaborare a creare condizioni sociali e storiche favorevoli, ad avanzare verso una Nazione Umana Universale che non escluda, non discrimini e non violenti nessuno. In cui il progresso sia di tuti e per tutti.”

traduzione e adattamento: Redazione Italia