La campagna “Spezzare la catena nucleare” verrà lanciata il 22 ottobre 2012 da Global Partnership for the Prevention of Armed Conflict (GPPAC), IKV Pax Christi e Peace Boat.

Parliamo di questa iniziativa e dei suoi obiettivi con Marte Hellema, Programme Manager Public Outreach del GPPAC Global Secretariat.

 

Da dove è nata questa idea?

Peace Boat, membro di GPPAC e una delle organizzazioni coinvolte nella campagna, lavora da tempo con gli Hibakusha, i sopravvissuti della bomba atomica di Hiroshima e Nagasaki, organizzando viaggi in giro per il mondo per raccontare ciò che hanno dovuto passare, denunciare i pericoli delle armi nucleari e dare una testimonianza. Una volta incontrata una di queste persone, è molto difficile negare la loro esperienza e non riconoscere quanto siano inumane le armi nucleari.

Molta altra gente però ha subito le conseguenze della catena nucleare – persone colpite dagli effetti degli esperimenti, dall’uranio e da incidenti avvenuti nelle centrali nucleari. Durante la Global Conference for a Nuclear Power Free World che si è tenuta a Yokohama, in Giappone, il 14 e15 gennaio 2012, molte di queste persone si sono riunite per raccontare le loro storie e fornire la loro testimonianza. Ancora una volta ci siamo resi conti del potere di una storia umana.

La maggior parte della gente però non partecipa a queste conferenze e non ha l’occasione di conoscere Peace Boat. E’ da qui che nasce l’idea di questa campagna. Vogliamo dare la possibilità a chi è stato danneggiato da un anello qualsiasi della catena nucleare di dare la sua testimonianza e rendere queste testimonianze disponibili al più vasto pubblico possibile.

 

Quali sono gli obiettivi della campagna?

L’obiettivo generale è quello di aiutare la gente ad andare al di là delle discussioni astratte sul nucleare e sentire di cosa si tratta veramente. Gli obiettivi più specifici sono:

  • Far capire alla gente che le armi nucleari, le scorie nucleari e l’energia nucleare sono collegati. Non si può avere le une senza le altre e tutte lasciano un’eredità di comunità contaminate.
  • Convincere sia i governi che le popolazioni dell’urgenza di creare un mondo libero dalle armi nucleari.
  • Cominciare il processo chiedendo l’immediato inizio di negoziati per rendere illegali per tutti le armi nucleari, preparando il terreno per futuri negoziati in grado di mettere fine all’eredità nucleare.

 

 

Come si può partecipare a questa campagna?

Ci sono differenti livelli di partecipazione. Per cominciare si può aiutare condividendo con altri le informazioni della campagna, cliccando su “Mi piace” nella pagina su Facebook, usando twitter e mettendo il link www.breakingthenuclearchain.org.

Il passo successive consiste nell’appoggiare alcune delle iniziative che organizzeremo nei prossimi mesi. Avranno tutte componenti on line e off line e verranno annunciate nel nostro sito. Ci saranno seminari on line, forum di discussione, domande  e risposte con twitter e un concorso per diventare un rappresentante della società civile alla Conferenza di Revisione del TNP che si terrà l’anno prossimo a Ginevra.

La cosa forse più importante è la richiesta di coinvolgersi compilando i moduli presenti nel sito. Se siete stati danneggiati dalla catena nucleare, date la vostra testimonianza in un breve video e condividetela con noi. Se il vostro paese non è stato ancora inserito nella sezione Facts & Figures, mandateci l’informazione. Se fate parte di un’organizzazione che lavora su temi legati alla catena nucleare, mandateci il vostro profilo, così che possiamo aggiungerlo nella nostra mappa mondiale.

Facendo una di queste cose si può aiutare a spezzare la catena nucleare.

 

Per informazioni e adesioni: www.breakingthenuclearchain.org
Mail: breakingthenuclearchain@gppac.net.