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Appoggio a Obama per la sospensione dello Scudo Antimissilistico

E’ un gesto di distensione e di pace molto importante quello del Presidente Obama e vogliamo metterlo in risalto, applaudirlo nel mondo intero. Appoggiamo tutti gli sforzi che sta facendo per avanzare verso il disarmo nucleare mondiale. Invitiamo Barack Obama ad appoggiare la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza insieme ad altri 20 Capi di Stato.

Obama abbandona il progetto dello scudo missilistico difensivo in Europa

Obama ha abbandonato il controverso piano del Pentagono per la costruzione di un sistema di difesa antimissilistica in Europa, che ha teso a lungo i rapporti con la Russia. Ciò rappresenta inoltre un cambio di strategia per arrivare al tavolo dei negoziati. “Europe for Peace” e il Movimento nonviolento ceco contro lo scudo hanno contribuito a raggiungere questo traguardo.

Irene Montemurro dipinge la donna non violenta

A Madrid, presso il Centro Hispano-Centroamericano, è stata inaugurata una mostra di dipinti della pittrice argentina Irene Montemurro. L’artista continua il proprio percorso di ricerca della libertà nella donna mediante l’eperienza della non violenza vitale. La mostra, aperta fino al 1 ottobre, è dedicata alla Marcia Mondiale per la Pace.

“Dobbiamo impegnarci a lavorare per costruire un mondo senza violenza”

Lottatore per i diritti umani, il Consigliere Italo Cardoso (PT-SP) aderisce alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. “Nella mia funzione di Vice-Presidente della Commissione per i Diritti Umani della Camera di San Paolo, sono stato tra i primi a sostenere la Marcia che, ovunque passi, mi auguro possa incontrare persone che manifestano per la pace e per la libertà”.

Il Presidente del Paraguay, Fernando Lugo, aderisce alla Marcia Mondiale

“Nella speranza di poter contribuire a quanto ci siamo proposti nell’ambito dell’UNASUR, affinché il nostro continente sudamericano sia una regione di pace”. Così esprime Fernando Lugo il suo appoggio alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. L’iniziativa ha già ricevuto in America latinal’appoggio dei presidenti di Cile, Bolivia, Ecuador, Uruguay e Argentina.

Movimento per l’educazione popolare boliviano promuove l’azione globale contro le guerre

“In qualità di educatori siamo convinti che il deficit educativo delle nostre classi popolari dovuto all’incremento degli armamenti finisce col creare gli ambienti di violenza e di ingiustizia”, dichiara Ignacio Suñol, Direttore Nazionale di Fe y Alegría. L’organizzazione boliviana svilupperà attività su temi legati alla non violenza in 470 entità educative.

L’Associazione degli studenti musulmani del Burkina Faso ha aderito alla Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Il presidente dell’AEEMB Noufou Tiendrebeogo, associazione che raggruppa più di 100.000 membri, spiega: “Aderiamo alla marcia mondiale per la pace e la nonviolenza perché la promozione della pace (senso della radice della parola islam) costituisce l’essenza stessa della religione musulmana e condizione indispensabile dello sviluppo”.

“Io imparo dal contatto con il popolo, ascoltandolo”, ha spiegato Evo all’Università.

Presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Complutense di Madrid, Evo Morales ha parlato del proprio progetto politico dinanzi a professori e studenti: “Io imparo dal contatto con il popolo per poterlo poi servire in modo migliore… Governare è semplice, si tratta di accogliere le iniziative e di ascoltare le proposte”.

Evo usa lo stesso discorso con gli imprenditori e con la base sociale

Nell’incontro che il Presidente Evo Morales ha avuto stamane con gli imprenditori spagnoli, nel contesto del FORUM NUEVA ECONOMIA, è stato ascoltato lo stesso discorso che migliaia di persone hanno sentito a Leganés. In quest’occasione Morales ha garantito gli investimenti stranieri, sempre e quando rispettino la normativa boliviana.

Discutono il ritiro delle truppe tedesche dall’Afganistan

Il Ministero degli Esteri tedesco ha elaborato un piano per il ritiro delle truppe del suo paese dalla guerra in Afganistan, secondo informazioni della rivista politica Der Spiegel. La data del ritiro delle forze militari è stimata per il 2013, informa la fonte di quel Ministero. Organizzazioni pacifiste tedesche fanno pressione per la vigenza dell’iniziativa.

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