Argomento
Un giornalista vittima di un gruppo armato al centro della Papuasia
Reporter senza Frontiere esprime le proprie condoglianze ai parenti di Leiron Kogoya, giornalista
del Pasific Post e del Papua Pos Nabire, pubblicazione del gruppo Pacific Post, che ha trovato la
morte l’8 aprile 2012, nel corso di un attentato perpetrato da parte di un gruppo armato contro un
aereo all’aeroporto di Mulia (nella provincia della Papuasia).
Bahrein, la censura in pole position
Reporter senza frontiere lancia una campagna e una petizione per denunciare l’incredibile politica di repressione condotta dal regime del re Hamad Ben Aissa Al-Khalifad dall’inizio della primavera araba e la sua opera di propaganda la cui punta di diamante è il grand prix di Formula 1, dal 20 al 22 aprile 2012.
(Link alla campagna e alla petizione in fondo all’articolo)
Adottato in Consigio dei ministri in Francia disegno di legge che prevede pene per la consultazione di siti “terroristi”
Reporter senza Frontiere rinnova le proprie preoccupazioni per il disegno di legge teso a punire la consultazione di siti Internet “che incitino al terrorismo o ne facciano apologia”, adottato dal consiglio dei ministri francese l’11 aprile 2012.
“Prendiamo atto delle modifiche adottate e delle precisazioni inserite nel testo” ha dichiarato l’organizzazione.
Mali: cronaca di una ricolonizzazione annunciata
Questa dichiarazione è stata redatta da alcuni intellettuali maliani il 4 aprile, dunque prima della riconsegna del potere ai civili. Consente di capire i retroscena della complessa situazione di questo paese.
Recita un proverbio bamanan, (lingua dell’etnia Barbara): “Meglio che le capre si battano tra loro nel recinto che ci sia l’intermediazione della iena”.
Una costituzione al passo con i tempi
Amnesty International ha inviato oggi un memorandum di 37 pagine all’Assemblea nazionale costituente della Tunisia in cui chiede che la stesura della nuova Costituzione sia l’opportunita’ per prevenire il ripetersi delle diffuse violazioni dei diritti umani verificatesi sotto la presidenza di Zine El Abidine Ben Ali.
E’ entrata in vigore la tregua
E’ entrato in vigore oggi, alle 6 del mattino in Siria, il cessate-il-fuoco previsto dal piano proposto da Kofi Annan e formalmente accettato da governo e opposizione. Sulla base di testimonianze raccolte dalla MISNA, di fonti delle due parti in causa e di resoconti della stampa internazionale sembra che in generale la tregua stia reggendo.









