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Cultura e Media

Juanes e Juan Fernando Velasco alzano la bandiera della Pace

Sul ponte di Rumichaca che unisce gli stati confinanti di Colombia ed Ecuador, alla presenza di circa mille persone di entrambe le nazioni, il cantante colombiano Juanes e quello ecuadoregno Velasco si sono scambiati le bandiere dei rispettivi paesi oltre a quella della Marcia Mondiale per la Pace che percorrerà tutta l’America del Sud.

Bogotà esprime la sua vocazione per la pace

Con una marcia durata tre ore, in cui i numerosi partecipanti erano vestiti di bianco, la popolazione di Bogotà ha fatto propria la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza esprimendo la vocazione e il desiderio di poter convivere in pace, senza la minaccia della violenza che colpisce le famiglie direttamente e distorce l’immagine di un paese caloroso e affettuoso.

A San Miguel, l’Equipe base è stata ricevuta dal Governatore e dal Pastore Evangelico

Prima di partire per il Nicaragua, l’Equipe Base della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza ha visitato San Miguel, città in cui sono stati ricevuti dal Governatore Héctor Antonio Cruz Parada e il Pastore Evangelico William Osmar Chamagua, e da attivisti, umanisti, studenti e gente del paesino di San Miguel.

Il Presidente Oscar Arias riceve e appoggia la Marcia per la Pace

L’attuale presidente del Costa Rica e Premio Nobel per la Pace, Oscar Arias, ha ricevuto nella sua residenza una delegazione della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, capeggiata da Rafael de la Rubia, Guillermo Sullings e Mario Gazel. Il Presidente ha ricevuto la delegazione accompagnato dai deputati Alexander Mora ed Edine Van Herold.

Psicofarmaci come metodi di controllo

Da trattamenti psichiatrici, già di per sé lesivi, gli psicofarmaci sono diventati metodi di controllo e punizione. La metà degli immigrati nei Centri di Identificazione e Espulsione è sotto psicofarmaci e l’abuso di queste sostanze nelle carceri è allarmante. Gli psicofarmaci vengono messi persino nel cibo senza alcuna cautela riguardo agli effetti collaterali, a volte fatali.

Si fermi chi può

Flash Mob in pieno centro a Milano: decine di persone si sono immobilizzate per alcuni minuti indossando cartelli con gli articoli della Carta dei Diritti dell’Uomo. In questo modo l’associazione internazionale umanista “Mondo Senza Guerre e Senza Violenza” ha voluto diffondere i diritti umani durante la Giornata mondiale a loro dedicata.

La Pace un Diritto Umano

Rafael de la Rubia, portavoce internazionale della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza ha voluto festeggiare il Giorno Internazionale dei Diritti Umani. E l’ha fatto a El Salvador, dove si trova l’Equipe Base attualmente. In un comunicato inviato alla stampa, propone che il diritto alla pace sia considerato un diritto umano.

Abbiamo intervistato Tomás Hirsch: “La Marcia Mondiale ha superato ogni mia aspettativa”.

In ogni città in cui continuiamo a passare con questa Marcia, il ricevimento è sorprendente. In piccoli paesini del Guatemala la gente è scesa in strada per accompagnarci. Ci hanno regalato le loro creazioni locali con un affetto commovente. Ci hanno mostrato la loro vocazione di Pace, ci aprono i loro cuori mostrandoci la violenza che vivono.

Intervista a Gloria Morrison, Presidente di “Mondo Senza Guerre” Cile

Con questa breve intervista ci siamo informati maggiormente su quanto stanno preparando gli organizzatori per il passaggio della Marcia Mondiale per la Pace e Nonviolenza in Cile, come realizzeranno poi la “scalata” della Cordigliera delle Ande e come la gente interessata può a partecipare all’atto finale il 2 gennaio.

A Cuba si combatte la violenza di genere.

Intervista all’attivista Zulema Hidalgo, coordinatrice del Programma di Genere e Violenza dell’organizzazione non governativa di Riflessione e Solidarietà Óscar Arnulfo Romero (OAR). Hidalgo riconosce che a Cuba la cittadinanza è preoccupata per la violenza e fa proposte per superarla a partire dalla partecipazione cittadina.

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