Mastodon

Alfonso Navarra

Alfonso Navarra si definisce "antigiornalista" un impegno molto più gravoso  di quello che tocca ad un "giornalista" qualsiasi: occuparsi delle "non notizie", vale a dire della ricerca della verità oltre i fatti  atomizzati (e valutati secondo i criteri della "novità", della "eccezionalità", della capacità di suscitare polemiche). Di ciò che è  strutturale, e non effimero, di ciò che è collegato al tutto, e non preso a sé stante. Di ciò che dovrebbe interessare l'essere umano in quanto tale, nella sua complessità sociale, e non in quanto "singolo" categorizzato nelle stratificazioni sociali stabilite dal "sistema della potenza e del profitto". E’direttore del periodico "Difesa-ambiente" e, da "storico" obiettore di coscienza ed avanzo di galera per motivi politici ("il posto giusto per gli uomini giusti in un sistema ingiusto"), sforna saggi antinucleari e per il disarmo e la pace. Nel lavoro di ricerca, per unire la critica all'ingiustizia al programma costruttivo, dà grande importanza alla collaborazione con l'Associazione Energia Felice. La svolta decisiva della sua vita avvenne nel 1978 quando fu assassinato Peppino Impastato: bisognava proseguire la resistenza alla mafia in quanto sistema di potere e continuare a lottare per "rivoluzionare" la società, ma optando non per la lotta armata (come fecero allora molti 68ini accaniti), bensì per la cultura, la strategia ed il metodo della nonviolenza.  Si unisce allora alla Lega Obiettori di Coscienza ed alla Lega per il Disarmo Unilaterale di cui è tuttora animatore instancabile.

A Ginevra va in scena la ribellione dei paesi non nucleari

I lavori del gruppo aperto sul disarmo (2^ sessione) si concluderanno il 13 maggio. Grazie al voto dell’ultima Assemblea generale del’ONU, su proposta del Messico, nella scia del “percorso umanitario” iniziato dal 2012 contro la “gabbia” del Trattato di Non…

Per la sopravvivenza dell’Umanità, ratificare subito l’accordo di Parigi

Nel quinto anniversario della catastrofe di Fukushima, dopo le giornate della COP 21 del dicembre scorso, alla vigilia del referendum No-TRIV fissato per il 17 aprile, informati del fatto che nell’agenda dei lavori parlamentari il dopo Parigi è assente, i…

Non c’è giustizia senza pace

Ovvero i cinque pilastri per le nuove culture dell’alternativa di civiltà che ci salverà dalla barbarie (quasi un “bignamino”…). Questo Secolo XXI inaugura – speriamo – un Terzo Millennio contraddistinto dalla Nuova Civiltà della Pace per il genere umano. L’epoca…

La fumata bianca alla COP21

Abbiamo un accordo sulla “transizione energetica” (a parole). Servirebbe invece una “rivoluzione energetica”.   Eccolo finalmente, in ritardo di un giorno, e con un rinvio anche la mattina del 12 dicembre (dalle 9.00 annunciate si è passati alle quasi 19.00),…

Transizione o rivoluzione energetica?

Spazio Generazione Clima: l’enorme padiglione ambientalista a fianco del bunker dei governi. In un quartiere popolare di Parigi la Zona d’azione per il clima (ZAC).   Lo Spazio Generazione Clima (CGS), proprio di fianco al bunker dei governi che tengono…

La COP 21 di Parigi è solo un circo mediatico?

Meditiamo sulle razionali posizioni scettiche di un ambientalista critico: Hermann Sheer La Conferenza sul clima di Parigi si chiama COP 21 perché è il 21esimo vertice dell’ONU convocato, dal 30 novembre all’11 dicembre 2015, sull’argomento. La si può considerare una…

Buono è chi il buono fa: a proposito del rilancio del riarmo nucleare

  Oggi (11 novembre 2015) su Repubblica compare un articolo a firma di Nicola Lombardozzi: “Putin rilancia il riarmo nucleare“. Secondo il leader russo è – ovviamente – “una necessaria contromisura alla politica degli Stati Uniti”. Il problema, dal suo…

1 3 4 5