Il Servel (Servizio elettorale cileno) ha confermato che 13 partiti non hanno raggiunto la soglia legale per sopravvivere dopo le elezioni tenutesi il 16 novembre.

La notte elettorale ha lasciato nell’oscurità i partiti minori e con scarsa rappresentanza parlamentare, riducendo notevolmente le future opzioni democratiche e concentrando il potere nelle mani delle forze maggioritarie dello spettro politico nazionale.

Tredici partiti non sono riusciti a superare i requisiti richiesti dalla legge per mantenere la loro esistenza: ottenere almeno il 5% dei voti nelle elezioni dei deputati o eleggere quattro parlamentari in due regioni diverse. Con i risultati del Servizio Elettorale (Servel) sotto gli occhi, la maggior parte di queste forze politiche rimane fuori dal gioco nonostante gli sforzi compiuti durante la campagna elettorale per evitare lo scioglimento.

Tra i partiti colpiti figurano il Partido Acción Humanista e la Federación Regionalista Verde Social (FRVS), che avevano avvertito dei rischi di competere al di fuori della lista maggioritaria della sinistra. Acción Humanista ha ottenuto un solo seggio alla Camera, quello di Ana María Gazmuri, mentre la FRVS ha eletto Jaime Mulet, René Alinco e Miguel Ángel Calisto, quest’ultimo ora entrato al Senato. Tuttavia, nessuno dei due partiti ha raggiunto i requisiti minimi legali. A questo gruppo si aggiungono il Partido Humanista, Igualdad, il Partido Trabajadores Revolucionarios, Alianza Verde Popular, il Partido Popular e l’Ecologista Verde.

Inoltre, ha perso la sua personalità giuridica il Partido Radical, uno dei più antichi del Paese, che affonda le sue radici nel XIX secolo e che ha governato il Cile per 14 anni con tre presidenze consecutive. Anche Demócratas non è riuscito a superare la soglia. Amarillos por Chile non ha ottenuto alcun seggio e ha raccolto solo lo 0,72% dei voti a livello nazionale. Nello spettro politico di destra, Evópoli e il Partido Social Cristiano sono stati esclusi dalla scena legale.

In questo modo, in Cile si riduce la gamma di possibilità, lasciando spazio solo alle formazioni dominanti del sistema politico.


Traduzione dallo spagnolo di Stella Maris Dante. Revisione di Thomas Schmid.