La Sig.ra Alena Douhan, Relatrice Speciale del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite sull’impatto negativo delle misure coercitive unilaterali sul godimento dei diritti umani (1), è arrivata l’11 novembre 2025 a Cuba per una visita ufficiale. Questa è la sua seconda visita nel Paese, dopo la sua partecipazione a un evento accademico presso l’Università dell’Avana nel 2023.

Da ieri, Douha, è in visita a Cuba per indagare – da parte dell’ONU – come il bloqueo imposto dagli Stati Uniti violi i diritti umani del popolo cubano. Un ferrea risposta a tutti coloro che affermano che “el bloqueo non esiste”, soprattutto per chi non vuole vederlo.

Alena Douhan visiterà la Repubblica di Cuba dall’11 al 21 novembre 2025.

Al suo arrivo all’Avana, la Relatrice speciale è stata ricevuta da Alejandro González Behmaras, Direttore delle Organizzazioni Internazionali del Ministero degli Esteri cubano, e da Francisco Pichón, Coordinatore residente del sistema delle Nazioni Unite a Cuba.

Il relatore speciale delle Nazioni Unite compie una visita ufficiale a Cuba

Durante la sua permanenza, Douhan completerà un ampio programma di lavoro che comprende visite e scambi con diversi settori della vita economica, politica e sociale, per valutare in prima persona l’impatto del  bloqueo imposto dagli Stati Uniti.

Douhan incontrerà funzionari governativi, rappresentanti di organizzazioni internazionali, la comunità diplomatica, nonché associazioni, istituzioni finanziarie, comunità imprenditoriale, mondo accademico e altri soggetti interessati non governativi.

La Relatrice Speciale valuterà i vari settori interessati dalle sanzioni unilaterali, tra cui le sanzioni secondarie e l’eccessiva conformità alle sanzioni. Esaminerà inoltre le buone pratiche, nonché iniziative e politiche di mitigazione e gestione.

L’esperto terrà una conferenza stampa il 21 novembre 2025 presso il Centro de Presse Internacional (CPI) dell’Avana. L’accesso sarà strettamente limitato ai giornalisti accreditati.

Il rapporto finale sulla sua visita sarà presentato al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nel settembre 2026.

Alena Douhan ha assunto l’incarico di Relatrice Speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei popoli della Bielorussia il 25 marzo 2020. È laureata e docente di Diritto Internazionale presso l’Università Statale Bielorussa, controllata da Aleksandr Lukashenko. È anche direttrice del Centro di Ricerca sulla Pace. Douhan ha conseguito un dottorato di ricerca in diritto internazionale presso l’Università statale nel 2005 e una laurea in diritto internazionale e diritto europeo nel 2015. Il riassunto del curriculum vitae pubblicato sul sito web ufficiale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani evidenzia che i suoi interessi di ricerca si concentrano sui settori del diritto internazionale, delle sanzioni e dei diritti umani.

Nel dicembre 2020, Douhan ha chiesto agli Stati Uniti di revocare le sanzioni contro la Siria , affermando che “potrebbero inibire la ricostruzione delle infrastrutture civili siriane” distrutte dal conflitto e potrebbero “violare i diritti umani del popolo siriano”. I suoi commenti sono stati accolti con favore dal governo siriano e respinti dall’inviato speciale degli Stati Uniti per la Siria. Nel novembre 2022, Douhan ha visitato la Siria e ha nuovamente invitato gli Stati Uniti, l’Unione Europea e alcuni stati arabi a revocare le loro sanzioni, che, ha affermato, stavano avendo un grande effetto negativo “in tutti i ceti sociali del paese” e stavano “portando a carenze di medicinali e attrezzature mediche che influenzano la vita dei siriani comuni”. 

Douhan ha visitato il Venezuela nell’agosto 2020 per indagare sull’impatto delle sanzioni internazionali. Dichiarò nei suoi risultati preliminari, mentre partiva il 12 febbraio: che le sanzioni contro il Venezuela hanno avuto un impatto negativo sia sull’economia che sulla popolazione. Nel suo rapporto, Douhan affermò che le sanzioni contro il Venezuela avevano peggiorato la crisi economica e umanitaria del paese, dando responsabilità politiche ed economiche anche la governo Maduro. Il governo venezuelano accolse con favore il rapporto, mentre la destra venezuelana la accusò di “fare il gioco del regime” di Nicolás Maduro, cosa assolutamente smentita dai fatti.

I Relatori Speciali/Esperti Indipendenti/Gruppi di Lavoro sono esperti indipendenti in materia di diritti umani nominati dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Insieme, questi esperti sono denominati Procedure Speciali del Consiglio per i Diritti Umani.

Gli esperti delle Procedure Speciali lavorano su base volontaria; non fanno parte del personale delle Nazioni Unite e non ricevono alcun compenso per il loro lavoro. Sebbene l’Ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani funga da segretariato per le Procedure Speciali, gli esperti prestano servizio a titolo individuale e sono indipendenti da qualsiasi governo o organizzazione, inclusi l’OHCHR e le Nazioni Unite. Qualsiasi punto di vista o opinione presentata è esclusivamente quella dell’autore e non rappresenta necessariamente quella delle Nazioni Unite o dell’OHCHR.

Le osservazioni e le raccomandazioni specifiche per Paese dei meccanismi delle Nazioni Unite per i diritti umani, comprese le procedure speciali, gli organi dei trattati e la Revisione periodica universale, sono disponibili nell’Indice universale dei diritti umani https://uhri.ohchr.org/en/

 

(1) Il ruolo di Relatore Speciale del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite sull’impatto negativo delle misure coercitive unilaterali sul godimento dei diritti umani è stato creato da una risoluzione del 2014 al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite presentata dall’Iran per conto del Movimento dei Paesi Non-Allineati, e Douhan è la seconda a ricoprire il ruolo. Germania, Francia, Regno Unito e Stati Uniti hanno votato contro la risoluzione per creare il suo ruolo mentre Russia, Cina, Venezuela e Arabia Saudita hanno votato a favore della risoluzione.