Abbiamo seguito da vicino la storia del maestro Giampiero Monaca (vedi link in fondo a quest’articolo) e del suo progetto Bimbisvegli che si è infranto contro invidie, sete di controllo e burocrazia. Ora Giampiero si dedica ad altro anche se i bimbi gli mancano e tanto.
Ma stavolta facciamo un passo indietro. Pochi sanno che Giampiero è un “figlio d’arte”. Suo padre Gianfranco Monaca è, quello che si sarebbe detto un tempo, un autentico intellettuale. Una persona che, nella sua amata città di Asti, ha dato un grande contributo per conoscere la sua storia e quella del suo poeta Vittorio Alfieri. Alfieri lo abbiamo studiato malvolentieri, come spesso avviene, circondato da una melassa che faceva apparire tutti uguali e mediamente insopportabili. Invece fu un uomo straordinario, capace di grandi provocazioni, a suo modo, per il suo tempo, un rivoluzionario.
Forse questo avviene in quella città, dove i benpensanti dilagano, ma dove emergono perle di rara qualità per questo bel Paese. Un altro esempio? Il grande Paolo Conte (e suo fratello).
Bene, in uno straordinario rapporto padre-figlio, è stato Giampiero che ha convinto il suo babbo a pubblicare un libro che, dal 1981, aveva nel cassetto.
Un libro particolare: “Fatti non avvenuti, persone mai esistite” ed. Dissensi. Si tratta di una particolare ricostruzione, attraverso le vicende in prima persona di un personaggio che nasconde l’autore, di quello che fu il terremoto in Irpinia. Il dato incredibile è che l’autore immagina, quello che poi si dimostrò vero: l’opportunismo, il malaffare, i segreti, la connivenza, che si generarono da quel drammatico evento. Scritto molto bene, con soluzioni narrative geniali.
Gianfranco ha 91 anni, eppure gira con suo figlio a presentare il libro. Una coppia da conoscere, ma, per chi non avrà occasione di farlo, cerchi il suo libro e si immerga nell’Italia degli anni ’80. Buona lettura.
https://www.pressenza.com/it/2022/02/questa-non-e-scuola-pubblica-intervista-a-giampiero-monaca/










