Avevo intervistato Giampiero Monaca, maestro elementare dell’astigiano promotore del progetto educativo Bimbisvegli, dopo 22 giorni di digiuno. Oggi, due agosto, sono passati quasi due mesi da quando ha iniziato a non mangiare nulla, a bere solamente. Lo incontro di persona, finalmente. Mi aggiorna.

Prima di tutto, Giampiero, come stai?

Bene, certo un po’ di stanchezza, fatica, ma bene. Con la nostra associazione Bimbisvegli siamo riusciti a portare a termine anche il centro estivo. Abbiamo dovuto chiedere altri spazi perché né scuola, né Comune ci hanno dato quelli che di solito usavamo. La proloco ci ha aiutato e poi siamo stati tanto all’aperto, abbiamo fatto cose molto belle, laboratori, costruzioni, musica, abbiamo avuto ospiti. Siamo stati tutti contenti.

Eppure, nel retro della scena…

Si, è continuata questa complicata partita a scacchi tra noi e l’istituzione. C’è stata un’ispezione, molto lunga ed accurata, hanno sentito tutti i soggetti sulla scena, ora aspettiamo il responso, speriamo arrivi presto. Nel frattempo continuo il digiuno, anche se non mi dispiacerebbe “staccare un po’” da tutta questa storia, andare altrove, ricaricarmi. Questo periodo è stato intenso, pieno di incontri, di scambi, di nuove conoscenze. Messaggi, telefonate, risposte da dare, contatti vecchi e nuovi. E poi stare sui social, non ci si può distrarre.

Convinti del vostro progetto pedagogico, tu, altre colleghe e soprattutto i genitori, aspettate un responso, potrebbe essere una vittoria, una stroncatura oppure una via di mezzo.

Sì è così, ci muoveremo di conseguenza. Abbiamo fatto varie ipotesi, siamo ottimisti. E’ strano che un progetto riconosciuto da diverse parti, come l’università di Macerata, premiato ultimamente come uno dei migliori modelli pedagogici al festival nazionale dell’educazione scolastica di Valdobbiadene, venga osteggiato “in casa”.

Proprio mentre parliamo riceve messaggi che ogni tanto guarda. A un certo punto gli scrivono che è arrivata la risposta: “Una bella coincidenza!” Penso io. La legge a voce alta, tra l’emozionato, il perplesso e il divertito. E’ quello che forse ci aspettavamo: dalla dirigente della scuola arriva un documento che sintetizza le conclusioni della visita ispettiva mandata dagli uffici regionali. Non avendo per ora in mano il documento originale è meglio non trarre conclusioni. Certo qualcosa si coglie: dagli uffici scolastici apprezzano l’esperienza, gli strumenti usati, la coerenza, ma… dovrà seguire una serie di indicazioni… Giampiero lo manda subito ad una serie di persone che gli sono state vicine in questi mesi, arrivano rassicurazioni, commenti, consigli, si fanno ipotesi. Anche noi, seduti sulla panchina riflettiamo, immaginiamo scenari possibili. Diciamo che “si va ai supplementari”. La sensazione è che a settembre si rischia di andare ai rigori. Gli consiglio di interrompere il digiuno, non in segno di resa, ma per tornare a ragionare con maggiore freddezza. Qualsiasi mossa possa fare adesso, è importante che non rinunci ad uno stacco, a trovare il modo di ricaricarsi. Così quando comincia l’anno scolastico si parte subito in salita, le energie sono necessarie, non si può iniziare già in riserva.

Gli propongo un breve video, ed ecco che a caldissimo, lo realizziamo. Avrei fatto altre domande, ma il telefono si spegne. Ecco le sue parole.

 

Restiamo a parlare, ci raccontiamo. Anche io sono un maestro elementare e gli racconto le mie esperienze, ridiamo. Poi parliamo di tutto. Giampiero è convinto che se non riuscirà a lavorare come lui crede sia giusto e come sa fare, metterà in discussione il suo restare a scuola. Credo davvero che la scuola italiana rischi di perdere una persona notevole. Giampiero si conosce, ogni tanto si descrive come se assistesse a questo personaggio che fa cose strane, che imbecca soluzioni, che apre strade, che infila sentieri nuovi. “In effetti – mi racconta – anche con gli scout sono stato un po’ eretico, ad un certo punto ho percorso altri sentieri con nuovi compagni di strada, poi ho ripreso. Oggi non faccio più parte dell’associazione, ma riconosco che tanto scoutismo è oggi in Bimbisvegli… Probabilmente faccio fatica a stare nei ranghi.

Penso a questo maestro che davvero entra nelle corde dei bambini, e insieme le suonano tutte. Lo vedo, lo immagino. Capisco bene che non accetterà mai soluzioni che lo vedano scegliere una parte dei bimbi che sono stati con lui per abbandonarne altri, soluzioni che lo vedano chiudersi in una classe a fare italiano e matematica, da bravo maestro…. Non ce la farà mai. Ma come è possibile che tutte queste qualità possano essere sprecate da un’amministrazione che vede le prove Invalsi come termometro di come sta la scuola? Penso a quanto sia grande il mondo, a quanto sia vecchio il nostro paese, e se nessuno è profeta in patria, credo che Giampiero abbia, volendo, praterie enormi da esplorare, fiotti di bimbi da incontrare e che apprezzerebbero lo stare con lui più del riso e fagioli che riempie le loro pance.

Andiamo a un bar, bevo una spremuta con lui. Oggi lo accompagno nel digiuno, capisco che è poco, ma sentirsi soli in queste lotte è la cosa peggiore. Lo ascolto, lo osservo, noto la sua grande sensibilità, semplicità, generosità.

Grazie Giampiero, comunque vada tu hai già vinto, hai dato una grande lezione. Un’altra scuola è possibile, ce lo hai dimostrato, remando controcorrente. Noi abbiamo fatto quello che potevamo per sostenerti, forse è stato troppo poco. Eppure, eppure… so che lui, e noi con lui, con loro, fino all’ultimo spererà di riaprire quella scuola, piccola scuola pubblica, il laboratorio pedagogico che era diventato e che potrebbe continuare ad essere. E lo sogno abbracciarsi con la sua preside; forse anche lei non ha passato delle grandi nottate negli ultimi tempi.

A presto Bimbisvegli, anche se adesso si riposa un po’, il riposo è necessario a qualsiasi specie animale. Poi ci si risveglia, più belli e forti di prima.