Circa 80.000 persone sono scese in piazza nella capitale ungherese a fine ottobre per protestare contro la politica radicalmente di destra di Viktor Orban e del suo governo.

Al centro delle proteste ci sono soprattutto l’istruzione e la solidarietà con i docenti. I manifestanti chiedono un miglioramento degli stipendi e delle condizioni di lavoro per gli insegnanti, la creazione di un ministero specifico per l’istruzione, denunciano la carenza di docenti, e le limitazioni del diritto di sciopero.

Inoltre, condannano il licenziamento di insegnanti per “disobbedienza civile”. Dopo la severa limitazione del diritto allo sciopero del maggio di quest’anno, cinque insegnanti hanno manifestato, perdendo per questo il posto di lavoro.

Invece, il discorso di Viktor Orban in occasione della festa nazionale di commemorazione della rivoluzione ungherese del 1956, si è tenuto in un luogo non aperto al pubblico e con rigide misure di sicurezza. Solo un pubblico selezionato ha potuto essere presente, come se Orban volesse evitare eventuali proteste.

Traduzione dal tedesco di Barbara Segato. Revisione di Filomena Santoro.

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