18.000 chilometri di gettata, 25.000 chilometri all’ora di velocità, 35 metri di altezza con la possibilità di trasportare 18 ogive nucleari. E’ il nuovo strumento di distruzione di massa dallo zar russo come minaccia per chi lo minaccerebbe.

Un altro tassello nella follia guerrafondaia e nucleare che ottenebra le menti.

In questi frangenti è quindi opportuno ricordare la mozione che il Consiglio Comunale di Milano votò il 26 Aprile del 2018 con la richiesta che il Governo italiano aderisse alla sottoscrizione e ratifica del trattato ONU sul disarmo nucleare.

All’epoca della votazione di questa mozione erano 57 i Paesi che avevano sottoscritto tale documento e 7 i Governi che lo avevano ratificato. A far data 22 Gennaio 2021 i Paesi sottoscrittori erano diventati 86 e i Governi ratificanti erano passati a 60. Non bisogna perdere la speranza di fare crescere un movimento transazionale e che alle armi che uccidono sostituisca la distruzione delle armi ricordando le parole profetiche di Albert Einstein che recitavano che “dopo una guerra nucleare la successiva si combatterà con la clava”.

Rosario Pantaleo 

Consigliere Comunale di Milano