Dalla Stazione Centrale a Corso Umberto, studenti e attivisti scendono in strada. Presidi a L’Orientale e a Lettere e Filosofia. Venerdì lo sciopero generale

A Napoli la mobilitazione in sostegno alla Global Sumud Flotilla è iniziata ieri pomeriggio con un’azione eclatante: circa trecento manifestanti hanno occupato i binari della Stazione Centrale, bloccando la circolazione ferroviaria per oltre mezz’ora. La protesta ha causato disagi al traffico ferroviario ma si è conclusa senza incidenti.

Le iniziative sono proseguite nelle ore successive con cortei su Corso Umberto e presidi davanti alla Federico II – Lettere e Filosofia (Porta di Massa) e a L’Orientale (Palazzo Giusso), occupati dagli studenti che si definiscono “equipaggio di terra” in solidarietà con i partecipanti alla Flottilla.

Per venerdì 3 ottobre è previsto uno sciopero generale indetto da CGIL e USB, che coinvolgerà anche la Campania. Le due sigle sindacali hanno dichiarato che l’azione è finalizzata a denunciare l’abbordaggio israeliano in acque internazionali e a chiedere un corridoio umanitario verso Gaza.

Tra i partecipanti alla spedizione navale c’è anche un napoletano di 86 anni, Lu (Roberto) Ventrella, a bordo della nave Mango. Intervistato da La Stampa, ha dichiarato: “Qui sono il più in forma di tutti, non ci fermeranno”, aggiungendo di non sentirsi un eroe, ma “una persona perbene” pronta a rischiare per un’idea di giustizia.

Le manifestazioni a Napoli si inseriscono in un quadro nazionale di mobilitazione che ha visto proteste anche a Roma, Torino e Genova, con presidi e cortei contro l’intercettazione della Flottilla da parte della Marina israeliana.

Oltre ai presidi già in corso, per stasera è prevista una manifestazione in Piazza Mercato, convocata dalla rete cittadina a sostegno della Palestina e della Flottilla. Gli organizzatori annunciano che sarà un momento di ulteriore mobilitazione pubblica in vista dello sciopero generale di venerdì 3 ottobre, quando cortei e assemblee attraverseranno ancora le strade di Napoli.

Quali che siano stati gli eventi, un grazie speciale va a chi ci ha creduto davvero e, a nome di tutti, ha avuto il coraggio di andare avanti. Davanti a un governo distratto, è andato fino in fondo. Senza paura.

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