Le edizioni Mesogea hanno pubblicato recentemente Educare e disobbedire: in dialogo con Danilo Dolci di Tiziana Rita Morgante che di Dolci è stata allieva.
Nel panorama attuale di una pedagogia e di una didattica appiattita sulle procedure e sulle nozioni, una situazione della scuola italiana (ma non solo) profondamente in crisi nel suo ruolo e nei suoi obiettivi il libro di Tiziana appare come una luce nell’oscurità.
L’autrice parte dalla sua esperienza di conoscenza diretta di Dolci per tracciare non solo i temi della maieutica reciproca che Dolci differenzia dalla maieutica classica socratica, dandole quest’aspetto collettivo ed anche organizzativo ma anche per esaminare e comprendere le relazioni, a volte dirette, altre indirette, che legano il Maestro di Trappeto a Rodari, Lodi, Manzi, Freire, Montessori, Milani. Una interessantissima disamina che cerca di tracciare alcuni elementi di una storia della pedagogia attiva che si stava delineando in quei tempi e non solo in Italia.
Un bellissimo momento è la trascrizione di un dialogo a un convegno a Trappeto dove Freire e Galtung parlano insieme a Dolci e ad altri pedagoghi di alcune tematiche cruciali che si stavano discutendo in quei tempi.
Ma l’aspetto più interessante del libro è il fatto che esso si intreccia con riflessioni e pratiche che Tiziana, in quanto maestra, svolge con i suoi alunni. Mi ha colpito in particolare quella dove la maestra porta i bambini a confrontarsi con la splendida ma difficile poesia di Danilo Poema Umano dove si esprime il famoso concetto ciascuno cresce solo se è sognato: attività proposte in due momenti (attentato Bataclan e pandemia Covid) dove la violenza si presenta in modo crudo e deciso ma dove il percorso maieutico reciproco porta i bambini a conclusioni e riflessioni di altissimo livello umano.
Il libro verrà presentato all’interno di un dibattito su Danilo Dolci a Eirenefest Firenze il prossimo sabato 25 Ottobre alle 16.45 presso BiblioteCaNova.










