Il “festival della nonviolenza poietica“, caratterizzato da discussioni sul tema della “pace disarmata e disarmante”, si è svolto a Comiso, tra le capitali storiche del movimento per la pace, aperto il 3 luglio 2025 dalla giornata dedicata agli incontri sulle obiezioni di coscienza; e chiudendosi oggi, 6 luglio 2025, con la confluenza nella cerimonia per il 27esimo anniversario della Pagoda per la pace.

L’iniziativa, promossa dai “Disarmisti esigenti“, è stata inquadrata nella manifestazione: “Gli alberi custodi – seminare la pace”, organizzata dalla “Fondazione degli archi“, che ha predisposto la location fisica degli incontri.

La nonviolenza poietica. Questi sotto esposti gli obiettivi per cui ci battiamo con le modalità di una nonviolenza non limitata alle tattiche e alle tecniche (“pragmatica” alla Gene Sharp”), ma “poietica”, unendo insieme la concretezza con l’innovazione creativa capace di profondità strategica (“trasformare i gruppi umani nemici in gruppi umani amici”) e di ancoraggio al valore del “rispetto della Vita” (vita dell’ecosistema globale, non semplicemente della specie umana).

IL TNP E’ NUDO! (TNP = trattato di non proliferazione nucleare).
Siamo per la proibizione delle armi nucleari e per la denuclearizzazione anche civile.
Siamo per un “Non primo uso” con misure che evitino la guerra nucleare per errore.

DUE POPOLI, DUE STATI CONVIVENTI IN PALESTINA, PER LA COOPERAZIONE EUROMEDITERRANEA
Siamo per un Medio Oriente libero dalle armi di sterminio di massa

L’EUROPA DELLA PACE CON LA HELSINKI 2
Opponiamoci alle guerre (in primis al conflitto in Ucraina), ai riarmi, alle pulizie etniche, alle restrizioni antidemocratiche, ai fondamentalismi e ai terrorismi.
No al ritorno degli euromissili (smantellati ai tempi delle lotte di Comiso e del Cruisewatching europeo: che la terra sia loro lieve!)

NO ALLA CULTURA DEL NEMICO. PER UNA COSTITUZIONE DELLA TERRA
Costruiamo, praticando le obiezioni di coscienza, l’organizzazione dell’ antimilitarismo nonviolento, per l’umanità unita nella terrestrità!

La successione degli incontri. La prima giornata, come si è accennato, il 3 luglio 2025, è stata dedicata alle obiezioni di coscienza e ai training nonviolenti.
Sono stati presentati tre libri
“La guerra nucleare spiegata a Greta”, di Alfonso Navarra.
“Per un nuovo universalismo”, di Andrea Billau.
“La coscienza dice no alla guerra”, curato da Enzo Sanfilippo.
E’ intervenuto il noto “Ploughshares” Turi Vaccaro, che una sentenza del Tribunale di Caltanissetta proprio in questi giorni ha destinato ai domiciliari sulla Verde Vigna, il terreno acquistato da migliaia di pacifisti, comproprietari con la campagna del metro quadro di pace, ai tempi della ,lotta contro gli euromissili.

La seconda giornata, il 4 luglio, è stata focalizzata sulla denuclearizzazione e la conversione ecologica.
La “politicità sociale” è stata introdotta da Roberto Brambilla, che ha presentato il libro di Pino Polistena intitolato: “Politica, questa sconosciuta”.
Il nucleare come “tecnologia della potenza” è stato illustrato da Alfonso Navarra con il supporto di Daniele Barbi e Marco Zinno.
Sulla conversione ecologica sono intervenuti Giuseppe Farinella, Angelica Romano e Serena Tusini.

La terrestrità. Il 5 luglio è stato all’insegna del “Fare la pace con la Terra” e dei percorsi per ottenere il disarmo.

Il “festival della nonviolenza poietica“, caratterizzato da discussioni sul tema della “pace disarmata e disarmante”, si è svolto a Comiso, tra le capitali storiche del movimento per la pace, aperto il 3 luglio 2025 dalla giornata dedicata agli incontri sulle obiezioni di coscienza.

Ecco sotto i link per visionare i tre incontri del 5 luglio 2025.

ECONOMIA DI PACE: IL MODELLO GANDHIANO
https://drive.google.com/file/d/1rqEbW4xYElk6Wqt3jJddr3wwZDlPFLfp/view
Antonio De Lellis, coordinatore nazionale di Pax Christi, presenta il libro “Uscire dalla guerra, per una economia di pace”, curato insieme a Rosetta Placido e Stefano Risso.
Daniele Barbi, dalla Germania, espone l’idea dell’agricoltura sostenibile in rapporto alla esperienza realizzata a Trier.
Antonella Nappi, femminista storica, pone la domanda: “Cosa è la violenza?”
Ennio Cabiddu, dei Disarmisti esigenti, propone un esame critico del movimento dei trattori indirizzato – a suo giudizio – solo a difendere (“giustamente”) la sopravvivenza dei piccoli proprietari.

LA RADIO PER LA FORMAZIONE ALLA TERRESTRITA’
https://drive.google.com/file/d/1rt3Qs11nnkeem5BgNtSgVn4KEYB2jIXL/view
Alessandro Capuzzo, storico esponente del movimento antinucleare triestino, ripropone l’attualità della denuclearizzazione del Golfo di Trieste sulla base del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari e del Trattato di Pace del 1947.
Marco Rizzo, di Radio Nuova Resistenza, discute del progetto di radio controinformativa e formativa con Alfonso Navarra, Daniele Barbi e Antonella Nappi.
Radio Irene di Comiso, messa su ai tempi della resistenza agli euromissili, dovrebbe rivivere.

I PERCORSI PER OTTENERE IL DISARMO. LA PERFORMANCE DELLE MANI ALZATE AL CIELO
https://drive.google.com/file/d/1Oyko0yAdGAwbt8uSD219TNJHQT5UD64I/view
Introdotte da Alfonso Navarra, le testimonianze (Totò Schembari) della missione a New York dei Disarmisti esigenti al Terzo meeting degli Stati parte del Trattato di proibizione delle armi nucleari (marzo 2025).
Alfonso Navarra fa accenno all’appello alla Knesset lanciato dal Festival: Israele unilatermente pratichi la trasparenza sul nucleare, dichiari di possedere un arsenale “atomico”, accetti le ispezioni dell’AIEA, partecipi ai negoziati ONU per un Medio Oriente libero dalle armi di sterminio di massa.
Paola Paesano presenta il progetto di Costituzione della Terra.
Interventi di Carla Biavati sulla nonviolenza in Palestina, Antonella Nappi, Roberto Cotti (Stop RWM), Lorenzo Porta.
Marie Jeanne Balagizi illustra la drammaticità sanguinosa delle guerre dimenticate dell’Africa, e ricorda che anche oggi in Congo milizie mafiose travestite da movimenti di liberazione imperversano con stermini, stupri, affamamenti, distruzioni al servizio di rapine neocoloniali.

L’appello per un gesto di trasparenza unilaterale sul nucleare da parte di Israele. L’appello alla Knesset è leggibile nel testo completo al seguente link: https://zibaldoneecopacifista.webnode.it/l/trasparenza-unilaterale-per-il-nucleare-israeliano/
Questo appello  chiede che Israele, da Paese democratico e responsabile, come questi deputati, speriamo in buona fede, credono che sia, faccia un primo passo di disarmo e di distensione: rinunci all’arsenale nucleare che possiede, di cui non conferma né smentisce l’esistenza, ma che è – si dice in espressione italiana – un “segreto di Pulcinella” (“open secret” in inglese).
“Israele dovrebbe, in prospettiva, aderire al Trattato di Non Proliferazione (TNP) e collaborare con il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW). La “trasparenza”, attuata invece immediatamente, rafforzerebbe la democrazia e permetterebbe di negoziare per un Medio Oriente libero da armi di sterminio di massa, partecipando ai percorsi ONU già attivati in questo senso. Questa è la vera sicurezza, non il mantenimento di un arsenale nucleare, con alla base l’idea irrazionale che, nel far west che si va profilando, si resterà comunque i “pistoleri” più temibili, veloci e pronti a sparare per primi“.
DISARMISTI ESIGENTI (www.disarmistiesigenti.org – cell. 340/0736871)
noterella a margine
La pagoda per la pace di Comiso. Il monaco buddhista Morishita, da Nagasaki, è arrivato a Comiso all’inizio degli anni Ottanta, nel periodo delle mobilitazioni pacifiste contro l’installazione dei missili Cruise. Ha abitato a lungo alla Verde Vigna, base pacifista del Cruisewatching, accanto all’ingresso principale della ex base missilistica (il “Magliocco”), oggi aeroporto civile.
La costruzione della Pagoda è stata da lui decisa seguendo la scia del venerabile Nichidatsu Fujii, fiancheggiatore di Gandhi nella marcia del sale in India, fondatore della Nipponzan Myohoji: a lui si deve la realizzazione della prima pagoda della pace, fra quelle che oggi costellano il mondo.
La celebrazione, guidata da Gyosho Morishita, si svolge, inizio ore 10:00 del 6 luglio, sotto un gazebo, davanti alla Pagoda con la grande statua del Buddha. E’ aperta, come sempre, dalla recita suonando i tamburi della preghiera del Sutra del Loto. Il motivo ripetuto contiene l’insegnamento principale del buddhismo, cioè l’invito ad entrare in sintonia con le leggi che governano l’Universo.
Per la cerimonia sono arrivati confratelli da tutto il mondo: dal Giappone, dall’India, dalla Cina, dalla Polonia, dall’ Inghilterra, dall’ Austria …
Esistono due problemi pratici per il progetto Pagoda: 1) acquistare il terreno su cui si erge pagando 35.000 euro entro il marzo 2026; 2) completare alcuni adempimenti urbanistici.