In un periodo storico come quello che attraversiamo, segnato dalla sopraffazione del più forte, dalla follia di una competizione umana che esclude il diverso e insegue stereotipi di perfezione, “La vita da grandi”, esordio alla regia di Greta Scarano ispirato ai fratelli Margherita e Damiano Tercon, quest’ultimo affetto da autismo, commuove e fa venire in mente la conclusione di una poesia di Danilo Dolci che dice “ciascuno cresce solo se sognato”. Il film racconta con nomi fittizi e qualche espediente narrativo, la parabola di Margherita e Damiano, che la regista ha letto nel libro scritto dagli stessi Tercon e pubblicato da Mondadori, coinvolgendosi al punto da voler debuttare sullo schermo, dove ha rivelato talento e sensibilità.
Il percorso reciprocamente maieutico che i due chiamano “vita da grandi”, è quello in cui un individuo adulto si assume responsabilità che lo portano alla realizzazione di sé, cosa che anche persone non autistiche a volte non riescono a fare. Estrapolando dalla storia ciò che universalmente conta, il film narra di una ragazza che vive e lavora a Roma e con riluttanza torna a Rimini dalla sua famiglia, perché i genitori hanno bisogno di allontanarsi e a lei tocca prendersi cura del fratello autistico. Dopo aver superato la fatica di comprendere e accettare le aspirazioni di lui – che vorrebbe incontrare una compagna, avere dei figli e diventare cantante – i due intraprendono un’esperienza esaltante, al punto che la sorella scopre di non amare il suo lavoro e lo trascura per aiutare il fratello ad affrontare in pubblico un agognato provino canoro.
Il film dimostra che l’autismo non impedisce l’inserimento sociale e le relazioni – nella realtà i Tercon hanno partecipato a Italia’s got talent – e fa anche luce su una figura poco narrata: quella del “sibling “, il fratello o la sorella di una persona con disabilità che, in chi è più sano, può comportare sentirsi trascurato a causa del figlio con più problemi. “La vita da grandi” commuove per l’incredibile capacità dei protagonisti di rimarginare le proprie ferite attraverso una relazione straordinaria, dove non si nascondono i propri limiti, ma ci si mostra per valorizzare e affermare la propria esistenza.
Un film che sa trasmettere, più di qualsiasi discorso, che siamo esseri umani con uguali diritti e che il superuomo non esiste. L’interprete protagonista Yuri Tuci, scoperto in una compagnia di attori autistici, è una perfetta controfigura di Damiano Tercon perché condivide con lui – sindrome a parte – una evidente e vitale aspirazione creativa. La brava Matilda De Angelis bene si cala nel personaggio di Margherita, la sorella che con coraggio e amore traghetta Damiano verso la realizzazione di un sogno e, come accade a chi è capace di dare, riceve altrettanta felicità.
Data di uscita: 3 aprile 2025
Genere: Commedia
Anno: 2025
Regia: Greta Scarano
Attori: Matilda De Angelis, Yuri Tuci, Maria Amelia Monti, Ariella Reggio, Gloria Coco, Paolo Hendel, Adriano Pantaleo, Christian Ginepro, Alessandro Cantalini, Ludovico Zucconi, Tom Karumathy, Lorenzo Gioielli
Paese: Italia
Durata: 95 minuti
Distribuzione: 01 Distribution
Sceneggiatura: Sofia Assirelli, Tieta Madia, Greta Scarano
Fotografia: Valerio Azzali
Montaggio: Valeria Sapienza
Musiche: Giuseppe Tranquillino Minerva
Produzione: Groenlandia, Halong, con Rai Cinema, in collaborazione con Netflix