Nel pomeriggio di lunedì, decine di manifestanti ebrei e altri solidali hanno manifestato presso la sede della televisione NBC a New York, chiedendo al Presidente Joe Biden – che si sarebbe presentato in giornata – di adoperarsi pere un cessate il fuoco israeliano a Gaza.

Dal 7 ottobre, l’assedio e i bombardamenti genocidi di Israele su Gaza hanno ucciso quasi 30.000 palestinesi, tra cui più di 12.300 bambini. Si ritiene che altre migliaia di persone siano sepolte sotto le macerie. I funzionari governativi di Gaza hanno avvertito che oltre 700.000 palestinesi – un terzo della popolazione – rischiano di morire di fame a causa dell’implacabile campagna israeliana.

La sezione di New York City di Jewish Voice for Peace ha coordinato la protesta all’interno dell’atrio del Rockefeller Center, sede della NBC, prima dell’arrivo di Biden. Circa 100 manifestanti hanno preso parte alla protesta e 50 di loro sono stati arrestati.

Oltre a reclamare un cessate il fuoco, i manifestanti hanno chiesto che Biden smetta di dare miliardi di dollari in aiuti militari a Israele.

“Come ebrei newyorkesi siamo assolutamente indignati per il fatto che il presidente Biden stia sostenendo attivamente un genocidio contro i palestinesi di Gaza”, ha dichiarato Jay Saper, organizzatore di Jewish Voice for Peace.

“Il Presidente deve iniziare a rispondere del suo operato al popolo americano, non al governo genocida israeliano “, ha dichiarato Eve Feldberg, un’altra attivista che ha partecipato alla protesta. “E il popolo lo ha detto chiaramente: vogliamo un cessate il fuoco immediato e lo stop al foraggiamento di armi a Israele”.

L’atrio era pieno di manifestanti che scandivano cori come “Lasciate vivere Gaza”, indossavano magliette nere con la scritta “Not in our Name” e hanno anche srotolato striscioni con la scritta “Mai più per nessuno”.

La protesta segna la seconda volta che Jewish Voice for Peace ha cercato di affrontare direttamente Biden mentre era in visita a New York; all’inizio del mese, l’organizzazione aveva bloccato le auto di scorta del Presidente durante una raccolta di fondi politici a cui stava partecipando.

Lunedì, dopo che quasi la metà dei manifestanti sono stati arrestati, Biden ha detto ai giornalisti che un cessate il fuoco era possibile nei prossimi giorni. “Il mio consigliere per la sicurezza nazionale mi ha detto che siamo vicini, ma non abbiamo ancora finito. La mia speranza è che entro lunedì prossimo ci sia un cessate il fuoco”.

I funzionari israeliani sono stati apparentemente colti di sorpresa dai commenti di Biden e hanno dichiarato di non essere a conoscenza di alcun piano per un accordo di cessate il fuoco entro tale periodo. Biden è apparso meno ottimista sulla possibilità di un cessate il fuoco durante l’intervista con Myers, trasmessa in televisione nella tarda serata di lunedì “C’è un percorso da seguire, ma con difficoltà”, ha detto.

I sostenitori dei diritti umani hanno ripetutamente denunciato Biden per la sua complicità con il genocidio di Israele. Un accordo di cessate il fuoco “avrebbe potuto essere raggiunto molto tempo fa se Biden lo avesse voluto davvero”, ha dichiarato Jeremy Scahill di The Intercept su X, rispondendo alle affermazioni di Biden secondo cui tale accordo sarebbe arrivato presto. “Ma si è assicurato che ciò non accadesse e ha continuato a fornire armi e sostegno politico alla guerra di Israele contro Gaza”.

Gli americani concordano ampiamente sul fatto che gli Stati Uniti dovrebbero chiedere un cessate il fuoco. In un sondaggio di Data for Progress pubblicato a dicembre, il 61% degli intervistati ha affermato che il governo dovrebbe usare la sua influenza per chiedere un cessate il fuoco. Solo il 28% ha detto che gli Stati Uniti non dovrebbero farlo.

Traduzione dall’inglese di Gaia Sartori Pallotta

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