C’è un’Europa che non crea divisioni, che non fa storcere il naso e aizzare i nazionalismi, che piace e che fa integrazione. E’ l’Europa del Programma Erasmus (acronimo che sta per European Region Action Scheme for the Mobility of University Students), nato nel 1987 per iniziativa di un gruppo di personalità illuminate, come palestra di cittadinanza attiva dove imparare, crescere, vivere in un ambiente sconosciuto, misurarsi con sfide inedite e apprendere nuove lingue. Le esperienze Erasmus hanno cambiato radicalmente il modo in cui i cittadini percepiscono l’Europa, un continente associato alla possibilità di spostarsi e di vivere esperienze di studio e formazione arricchenti e stimolanti, di crescita formativa, culturale e civile. Erasmus è anche un motore di pace e una leva sociale, che tutela l’interesse collettivo e mira a una società più equa, rispettosa dell’ambiente e resiliente.

Oltre 13 milioni di europei coinvolti in un Programma, l’Erasmus appunto, che quest’anno  entra nel suo 37° anno di vita ed è considerato tra i maggiori successi della storia europea. L’Italia è stata uno dei maggiori protagonisti, con oltre 700.000 studenti universitari italiani partiti, dal 1987 ad oggi (esattamente 723.481, tenuto conto anche delle 3.034 mobilità verso Paesi exraeuropei), per periodi di studio o tirocinio. In 36 anni sono stati 286 gli istituti di istruzione superiore italiani coinvolti: Università, Conservatori di Musica, Accademie di Belle Arti, Scuole Superiori per Mediatori Linguistici, Accademie ITS e Consorzi Erasmus. L’Italia ha dimostrato anche una forte capacità di attrazione, ospitando 190mila studenti tra il 2014 e il 2021. Risultati straordinari che fanno dell’Italia il quarto Paese in Europa per numero di studenti in mobilità e il secondo per accoglienza, ma riflettono anche il sostegno dell’Agenzia nel promuovere il ruolo strategico che Erasmus+ svolge nell’offrire strumenti e opportunità ai cittadini europei e non solo, tenendo conto dell’apertura del Programma dal 2015 ai Paesi extra UE. Sono questi alcuni dei dati presenti nel Rapporto Erasmus+ 2023 presentato in questi giorni dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE.

Nel settore scolastico, nel 2023 l’Italia ha registrato un aumento della partecipazione, con oltre 16.000 studenti e 10.000 insegnanti in mobilità per formazione e scambi. Queste attività hanno aumentato la consapevolezza, la partecipazione e l’internazionalizzazione delle scuole, soprattutto di quelle più lontane e isolate. Tuttavia, sono ancora pochi i partecipanti: il 5% della popolazione studentesca europea, una piccola minoranza di giovani. Numeri che  meriterebbero di essere fortemente incrementati per permettere di aumentare i partecipanti. l programma Erasmus+ non sono esenti, infatti, da ostacoli di tipo economico, che non di rado rappresentano una fonte di esclusione per tante ragazze e tanti ragazzi. Da qui, la necessità di intervenire con aggiustamenti per renderlo meno elitario e favorendo – per esempio –  maggiormente gli studenti provenienti da famiglie e Paesi dal reddito medio e medio-basso.

Molto positivi anche i risultati nell’ambito dell’educazione degli adulti, che in Erasmus+ rappresenta un motore importante di inclusione ed equità sociale. Nel 2023 sono state coinvolte nelle mobilità in Europa oltre 2.300 persone tra educatori, formatori e altro staff EDA e circa 1.300 discenti adulti. Nel 2023 per i tre settori di Erasmus  (scuola, università e adulti) sono stati assegnati 216milioni di €, con il 97,8% di budget impegnato.

Un’iniziativa che riscuote sempre grande interesse è l’Orchestra Erasmus, nata nel 2015 e composta da studenti Erasmus, che utilizza il potente e universale linguaggio della musica per portare un messaggio di pace e fratellanza, grazie al talento di studenti dei conservatori di tutta Europa. Ogni anno l’Orchestra suona in occasione di grandi eventi organizzati dall’Agenzia. Nel 2023 l’Orchestra si è esibita per la prima volta oltre i confini europei, in Egitto, nell’ambito di Study in Sicily, un progetto che promuove la mobilità in Sicilia degli studenti del Mediterraneo.

Nella volontà di amplificare l’impatto della promozione del Programma a livello locale e la diffusione di esperienze dirette e buone pratiche dai beneficiari, l’Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE ha inaugurato delle reti nazionali di esperti di settore, detti “Ambasciatori”, che supportano il lavoro dell’Agenzia, delle Unità nazionali eTwinning ed EPALE.  La rete Ambasciatori Erasmus+ Scuola, attiva dal 2022, è composta da oltre 260 docenti e dirigenti scolastici, esperti di cooperazione e progettazione europea e opera con il coordinamento degli Uffici scolastici regionali. La rete Ambasciatori Erasmus+ Educazione degli adulti invece è attiva dal 2023 e conta oltre 120 esperti nel settore di riferimento: formatori, ricercatori universitari, operatori del terzo settore, operatori culturali e museali, docenti e progettisti europei. I membri delle reti Ambasciatori sono stati selezionati tramite bandi nazionali INDIRE. Per entrambe le reti, l’Agenzia organizza ogni anno incontri periodici di formazione e aggiornamento. Gli Ambasciatori possono essere contattati direttamente dagli interessati attraverso i riferimenti presenti sul sito nazionale del Programma, per avere consigli e supporto individuale sul Programma in fase di ideazione, progettazione e svolgimento di progetti Erasmus+. Nel 2023 sono stati organizzati circa 200 eventi online e in presenza in tutte le regioni e circa 10.000 docenti e dirigenti scolastici di scuole italiane di ogni ordine e grado hanno avuto la possibilità di ricevere una formazione mirata sulle opportunità Erasmus+ per la Scuola.

Ovviamente l’integrazione europea non può ridursi alla dimensione della mobilità. Tuttavia, l’esperienza Erasmus di questi decenni, pur con alcuni limiti, rappresenta senz’altro una “buona pratica”, dalla quale prendere spunto per un’altra Europa, per l’Europa del futuro.

Il Rapporto Erasmus+ 2023 presenta un focus su tre ambiti educativi gestiti da INDIRE – Scuola, Università ed Educazione degli adulti –, con un’analisi approfondita dei dati della partecipazione italiana e delle azioni-chiave del Programma che offrono la possibilità di prendere parte ad attività di mobilità individuale, partenariati di cooperazione e azioni di sostegno alle politiche.

Qui il Rapporto: https://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2024/02/report-erasmus2023_web.pdf.